Perciò non potevano credere, perché questo Isaia disse ancora: Perciò non potevano credere - Perché? Perché non credettero alla relazione dei profeti riguardo a Cristo; perciò non accreditarono i miracoli che fece come prova che era la persona predetta dai profeti e promessa ai loro padri. Avendo così resistito al racconto dei profeti e all'evidenza dei miracoli di Cristo, Dio li ha abbandonati all'oscurità e alla durezza dei loro stessi cuori, in modo che continuassero a respingere ogni apertura della divina misericordia; e Dio si rifiutò di sanare la loro ferita nazionale, ma, al contrario, incaricò i Romani contro di loro, così che la loro esistenza politica fu totalmente distrutta.

La profezia di Isaia non era né la causa né il motivo della loro incredulità: era una semplice predizione, che non imponeva loro alcuna necessità di resistere alle offerte di misericordia. Avrebbero potuto credere, nonostante la predizione, poiché tali tipi di profezie includono sempre una condizione tacita; possono credere, se usano correttamente la luce e il potere che Dio ha dato loro. Tali profezie sono anche di applicazione generale: saranno sempre adatte a qualcuno, poiché in ogni epoca si troveranno persone che resistono alla grazia e allo Spirito di Dio come questi ebrei disubbidienti.

Tuttavia, sembra che questa predizione appartenesse soprattutto a questi reietti e crocifissori di Cristo; e se la profezia era infallibile nella sua esecuzione, rispetto a loro, non era per la predizione che continuavano nell'incredulità, ma per la loro ostinazione volontaria; e Dio, prevedendo ciò, lo predisse per mezzo del profeta. Se dico questo, non potrebbero credere, significa, non crederebbero, forse offenderei una generazione dei suoi figli; eppure sono abbastanza certo che le parole dovrebbero essere intese in questo modo.

Tuttavia, affinché io possa mettermi al riparo da ogni sospetto di snaturare il significato di un testo che ad alcuni sembra essere pronunciato in favore di quella terribile dottrina della riprovazione incondizionata, il padre stesso interpreterà il testo per me. Così dunque dice S. Agostino: Quare autem non Poterant, si a me quaeratur, cito respondeo; Quia Nolebant: Malam quippe eorum Voluntatem praevidit Deus, et per Prophetam praenunciavit. "Se mi chiedessero perché non potevano credere? Rispondo subito, Perché non volevano. E Dio, avendo previsto la loro cattiva volontà, l'ha predetta dal profeta". Tratto di agosto. 53, in Giovanna.

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