Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione: ma state di buon animo; Ho vinto il mondo. Affinché in me possiate avere pace - vi do questo avvertimento come un'altra prova che so tutte le cose, e alla fine che possiate guardare solo a me per la pace e la felicità. La pace di Dio deve sempre essere intesa come comprendente ogni possibile beatitudine - luce, forza, conforto, sostegno, senso del favore divino, unzione dello Spirito Santo, purificazione del cuore, ecc., ecc., e tutto questo per essere goduto in Cristo.

Nel mondo avrete tribolazione - O, come la maggior parte dei migliori manoscritti. leggete, , voi avete - la tribolazione è vicina; stai per essere immerso in esso.

Ma sii di buon animo - Non scoraggiarti per quello che ho detto: il mondo non potrà vincerti, per quanto severamente possa metterti alla prova.

Ho vinto il mondo - solo ora sto andando dalla mia morte per metterlo e il suo dio alla fine.

La mia apparente debolezza sarà la mia vittoria; la mia ignominia sarà la mia gloria; e la vittoria che il mondo, il diavolo e i miei avversari in generale sembreranno ottenere su di me, sarà la loro sconfitta duratura e il mio eterno trionfo. - Non aver paura!

Lutero, scrivendo a Filippo Melantone, cita questo versetto e aggiunge queste notevoli parole: "Una parola come questa è degna di essere portata in ginocchio da Roma a Gerusalemme".

Uno dei grandi temi di questo capitolo, la mediazione di Cristo, è poco compreso dalla maggior parte dei cristiani. Cristo, avendo compiuto l'espiazione per il peccato del mondo, è asceso alla destra del Padre, e lì appare alla presenza di Dio per noi. Accostandoci al trono della grazia, teniamo continuamente in vista Gesù come nostra vittima sacrificale: le nostre preghiere devono essere indirizzate per mezzo di lui al Padre; e, convinti che la sua passione e morte ci abbiano procurato ogni possibile benedizione, dovremmo, con umile fiducia, chiedere le benedizioni di cui abbiamo bisogno; e siccome in lui il Padre si compiace sempre, dovremmo aspettarci con molta fiducia le benedizioni che ha acquistato.

Possiamo considerare, inoltre, che la sua comparsa davanti al trono, nel suo carattere sacrificale, costituisce il grande principio di mediazione o intercessione. Ha portato la nostra natura in cielo; in quanto appare davanti al trono: questo, senza voce, parla ad alta voce per la stirpe peccatrice di Adamo, per il quale è stato assunto, e per il quale è stato sacrificato. Per questi motivi ogni penitente e ogni anima credente può chiedere e ricevere, e la loro gioia è completa. Mediante il sacrificio di Cristo ci avviciniamo a Dio; per la mediazione di Cristo Dio scende all'uomo.

Commento alla Bibbia, di Adam Clarke [1831].

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