Parla ad Aaronne e ai suoi figli, che si separino dalle cose sante dei figli d'Israele e che non profanino il mio santo nome in quelle cose che mi consacrano: Io sono l'Eterno. Parla ad Aronne e ai suoi figli, che si separino - Lo stesso argomento è continuato in questo capitolo come nel precedente, con questa aggiunta, che oltre alla perfezione dei sacerdoti, era indispensabile che anche i sacrifici fossero perfetti.

Al servizio di Dio, secondo la legge, non poteva essere ammessa né un'offerta imperfetta né un offerente imperfetto. Che bisogno dunque di un mediatore tra un Dio santo e gli uomini peccatori! E possiamo aspettarci che qualche nostro servizio, per quanto sincero e ben intenzionato, possa essere accolto, se non offerto su quell'Altare vivente che santifica il dono?

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