Quelli che costruivano sul muro, e quelli che portavano pesi, con quelli che caricavano, ciascuno con una mano lavorava nell'opera, e con l'altra mano teneva un'arma. Con una delle sue mani lavorate nel lavoro, e con l'altra mano teneva un'arma, cioè aveva le braccia a portata di mano, ed era tanto preparato a combattere quanto a lavorare. Così Ovidio, Epist. xi., Canace Macario, v. 1: -

Si qua tamen caecis errabunt scripta lituris,

Oblitus a dominae caede libellus erit:

Destra principio calamo; strictum principio altera ferrum:

Et jacet in gremio charta soluta meo.

Se grondante sangue la mia lettera fatale macchia,

Immagina, prima di leggere, lo scrittore ucciso.

Una mano la spada e l'altra impiega la penna,

E nel mio grembo giace il foglio pronto.

Asciugare.

Con questo modo di parlare Canace non dice a suo fratello Macario che in una mano teneva la spada mentre nell'altra teneva la penna, ma che l'aveva pronta per uccidersi non appena avesse scritto l'epistola.

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