Le navi. - I loro vestiti e il bagaglio leggero e portatile - che rispondono al moderno "zaino". Il Volg. rende la parola ebraica con "vasa". Davide intende dire: “Dal momento che siamo appena usciti di casa, puoi facilmente supporre che nessuna impurità sia stata contratta; sarebbe diverso se tornassimo a casa da un viaggio, quando lungo il cammino, specie in guerra, l'impurità potrebbe essere contratta dal sangue dei nemici o altro». — Seb. Schmid, citato in Lange.

I LXX, con un piccolissimo cambiamento nelle lettere ebraiche, invece di “vasi dei giovani”, rendono “tutti i giovani”.

E il pane è in un certo senso comune. — L'originale è qui molto difficile, quasi del tutto oscuro. La versione inglese della clausola è semplicemente priva di significato. Delle molte traduzioni che sono state suggerite, almeno due offrono un buon senso. ( a ) "E se è una via empia (vale a dire, il modo in cui David e la sua banda stavano andando - il suo scopo o impresa), inoltre c'è anche il fatto che diventa santo attraverso lo strumento" (vale a dire.

, tramite me, come ambasciatore degli unti del Signore), sulla supposizione dell'importante missione reale su cui Davide finse di essere inviato. Così Keil e O. von Gerlach. ( B ) Lange, tuttavia, e Thenius, sostengono che le parole in questione devono contenere un'osservazione con cui il sacerdote deve essere indotto a dare il pane, e si tradurrebbe, “ Anche se si tratta di una diabolica (cerimoniale illegale) procedimento (a prendi il pane di presentazione), ma è santificato (oggi) per mezzo dello strumento” (Davide o Ahimelec). Lo strumento è qui Davide, il messaggero designato dell'unto del Signore, o, ancora meglio, Ahimelech, la persona sacra del sommo sacerdote.

Senza dubbio, le parole di Levitico 24:9 , che parlano della destinazione del pane raffermo - "E loro (Aronne e i suoi figli) lo mangeranno nel luogo santo" - suggerivano la pratica della Chiesa d'Inghilterra incarnata nel Rubrica che segue l'"Ordine dell'Amministrazione della Santa Comunione" - "E se del pane e del vino" rimane "di ciò che è stato consacrato, non sarà eseguito dalla chiesa, ma dal sacerdote, e tale l'altro dei comunicandi, come poi lo chiamerà, immediatamente dopo la benedizione mangerà e berrà con riverenza la stessa.

Tra le leggendarie leggende ebraiche che si sono raccolte intorno alla storia di questa transazione c'è una strana tradizione secondo cui il pane santo così dato è diventato inutile nelle mani del fuggiasco del re. (Vedi Stanley, Lectures on the Jewish Church, Lect. 22, citando Girolamo).

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