(11-13) Sei una bella donna. — Per la parola y ephath, resa “bella”, vedi Genesi 9:27 . Sebbene il suo significato generale sia bello, tuttavia non c'è dubbio che il colore chiaro della carnagione di Sarai fosse quello che principalmente l'avrebbe raccomandata agli egiziani; poiché ora aveva superato i sessanta, e sebbene abbastanza vigorosa da dare alla luce un figlio a novant'anni, tuttavia ciò avvenne per speciale favore di Dio.

Vivendo fino all'età di 127 anni ( Genesi 23:1 ), era ormai di mezza età ed evidentemente aveva conservato gran parte della sua primitiva bellezza; e questo, aggiunto alla differenza di tinta, l'avrebbe resa ancora attraente per i bruni discendenti di Cam, tanto più che non erano una bella razza, ma avevano la fronte piatta, gli zigomi alti, la bocca larga e le labbra carnose.

Vent'anni dopo troviamo Abramo ancora perseguitato dai timori degli effetti del suo aspetto personale ( Genesi 20:2 ), anche quando vive in una razza più dotata. Da Genesi 20:13 risulta che, uscendo da Haran, Abramo e Sarai si erano accordati per adottare questo espediente, che ci sembra così stranamente contrario alla fede che il patriarca manifestava proprio in quel momento.

Abbandona il suo luogo di nascita per ordine divino, e inizia peregrinazioni senza fine; eppure, per proteggere la propria vita, fa un accordo che prevede l'eventuale sacrificio della castità della moglie; e due volte, se non fosse stato per l'interferenza di Dio, questo risultato doloroso sarebbe effettivamente accaduto. Forse Abramo può aver fatto affidamento sull'abilità di Sarai per aiutarsi a superare le difficoltà; ma un tale misto di fede e debolezza, di fiducia in Dio nell'abbandonare tanto e fiducia nella politica mondana per preservarsi in un pericolo previsto, non può non farci sentire quanta infermità ci fosse anche in un carattere altrimenti così nobile.

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