A che mi gioverebbe la forza delle loro mani, è la descrizione dei padri; Giobbe 30:3 seq. descrive i propri figli. Le persone di cui qui si parla sembrano essere state alquanto simili a quelle conosciute dagli antichi come Trogloditi (Erode iv. 183, ecc.), gli abitanti delle caverne, che vivevano una vita emarginata ed avevano usi e costumi propri.

Sono desolati per il bisogno e la fame. Fuggono nel deserto alla vigilia della desolazione e della desolazione, o quando tutto è buio (notte di ieri), deserto e desolazione. È evidente che Giobbe doveva avere familiarità con un popolo di questo tipo, una razza aliena e proscritta che viveva nel modo da lui menzionato.

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