La casa di mio padre. — Alcuni dei presenti ora ( Giovanni 2:18 ) potrebbero essere stati presenti in quella stessa casa quando Lui, un ragazzo di dodici anni, era lì alla Pasqua, e dopo domande e risposte, più alte e più profonde di quanto questi dottori potessero afferrare, rivendicava Dio come suo vero Padre ( Luca 2:49 ).

Che cosa significasse ora quella ripetuta affermazione doveva essere chiaro a tutti. I loro stessi messaggeri avevano portato loro la testimonianza di Giovanni; rapporti successivi devono essere giunti prima e con la folla dei pellegrini galilei; i discepoli sono essi stessi con Lui ( Giovanni 2:17 ), e il loro cuore è troppo pieno per il silenzio; ma c'era più di tutto questo.

Quegli esponenti degli oracoli di Dio che si ricordavano che Elia doveva venire prima del giorno del Signore, devono aver ricordato anche che il Signore doveva venire in questo tempio, come il fuoco di un raffinatore e come il sapone dei gualchini ( Malachia 3:1 ; Malachia 4:5 ).

Quel fuoco era in mezzo a loro, e da quella Presenza compratori, venditori e cambiavalute si ritrassero in soggezione, nessuno osando resistere; quella purificazione stava allora avvenendo, e il Figlio reclamava la santità e il rispetto dovuti alla casa di Suo Padre. Ha già affermato di essere Figlio dell'uomo. Il titolo messianico viene pubblicamente rivendicato davanti ai rappresentanti ufficiali del popolo alla grande festa nazionale, nel Tempio, a Gerusalemme.

Se, mentre questa scena è fresca nella nostra mente, ripensiamo alle nozze di Cana, sentiremo quanto diverse siano le manifestazioni, e che quest'ultima non era, e non doveva essere, una dichiarazione pubblica della Sua persona e opera. Ora comprendiamo ciò che prima sembrava difficile, che l'affermazione “Non è ancora giunta la mia ora” ( Giovanni 2:4 ) precede immediatamente il primo segno.

Questo segno si trovava in una riunione di famiglia nota solo a pochi, probabilmente non a tutti quelli che erano lì, perché "il principe non sapeva donde fosse" ( Giovanni 2:9 ), e nessun effetto è descritto come risultante da esso, tranne che il piccolo gruppo di discepoli credette ( Giovanni 2:11 ).

Il “forth”, che nella versione inglese sembra segnare un effetto sugli altri, non si trova in greco. È all'interno della cerchia delle altre narrazioni evangeliche, ma non è inclusa in nessuna di esse. Non lasciò nella mente di san Pietro tale impressione da indurlo a inserirlo nel Vangelo del suo interprete, san Marco, né su Maria stessa da indurlo a inserirlo nelle risposte che doveva aver dato al domande di San Luca. Fu, infatti, il primo segno a Cana di Galilea, ma la scena davanti a noi è l'annuncio al mondo.

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