(9-20) Ora, quando Gesù era risorto presto. — Vedi Note su Matteo 28:16 . La storia dei versi che seguono è in ogni modo notevole. Non si trovano in due dei più antichi MSS. — il Sinaitico e il Vaticano — sono contrassegnati come dubbi in molti altri e mancano in alcune versioni. In alcuni di questi ( es.

g., nel manoscritto vaticano) è rimasto uno spazio vuoto tra Marco 16:8 e l'inizio di S. Luca, come se lo scrittore avesse sospeso la sua opera e attendesse i materiali. L'assenza è stata notata da Girolamo, il quale afferma che "quasi tutti i testi greci li omettono". Eusebio afferma lo stesso fatto come vero per "il corretto manoscritto.

;” e nessun riferimento ad essi è fatto nelle tavole dei passaggi paralleli che furono costruite per riferimento da Eusebio e Ammonio. D'altra parte, sono citati da Irenæus (circa 170 d.C.), e si trovano nei manoscritti alessandrini e di Cambridge, e in altri dodici onciali che sono quasi (alcuni dicono, abbastanza) vecchi quanto i due che li omettono . Quando passiamo alle prove interne troviamo che la narrazione, che fino a quel momento aveva seguito da vicino le orme di S.

Matteo, diventa ora un condensato epitome del racconto di San Giovanni dell'apparizione di nostro Signore a Maria Maddalena ( Matteo 20:11 ), del racconto di San Luca del viaggio ad Emmaus ( Luca 24:13 ), del apparizione ai dieci discepoli in Giovanni 20:19 e Luca 24:36 , della missione degli undici riportata in Matteo 28:16 , dell'Ascensione data da Luca 24:50 .

Sono possibili due spiegazioni di questi fatti. (1) Possiamo supporre che l'autore del Vangelo ne abbia scritto due copie, lasciandone una incompiuta, che termina in Marco 16:8 ; che questo è passato nelle mani di persone da cui è stato copiato come completo, e così è diventato l'archetipo del manoscritto. in cui mancano i versi; mentre quelle che contengono i versi successivi sono state ricavate da un testo più perfetto, scritto da S.

Marco stesso. (2) Che il Vangelo, essendo stato originariamente completato dallo scrittore, fu in qualche modo, per caso o progetto, mutilato; che come tale fu riprodotto fedelmente da alcuni trascrittori, mentre altri ritennero opportuno dargli un qualche completamento, condensando ciò che trovarono negli altri Vangeli. Delle due ipotesi la seconda sembra la più probabile. Sembra meglio, guardando a questi fatti, riservare note, per la maggior parte, ai Vangeli in cui le narrazioni appaiono in quella che era probabilmente la loro forma originale e certamente la loro forma più completa.

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