Gesù li vide. — Possiamo sicuramente concepire qualcosa dell'espressione di quello sguardo. Aveva guardato così il giovane sovrano e aveva letto la sua debolezza interiore. Ora, allo stesso modo, legge quello dei discepoli; e lo sguardo, possiamo credere, racconta di stupore, dolore, tenerezza, ansia. Quei sentimenti si esprimono nelle parole che seguono, in parte nell'insegnamento diretto, in parte in promesse simboliche, in parte in una parabola.

Con gli uomini questo è impossibile. — Per quanto generali siano le parole nella loro forma, non possiamo fare a meno di sentire che devono essere sembrate ai discepoli aver rimproverato il loro giudizio frettoloso, non solo sulle condizioni di salvezza in generale, ma sul caso individuale dinanzi a loro. Lui, il Maestro, sperava ancora, come contro ogni speranza, in colui in cui aveva visto tanto amare e ammirare.

Il loro insegnamento più ampio è, naturalmente, che la ricchezza, sebbene porti con sé molte tentazioni, può essere così usata, per grazia di Dio, da essere un aiuto, non un ostacolo, in quella liberazione dal male che è implicita nella parola "salvezza". .”

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