Che essere morto. — Sembra che i nostri traduttori abbiano avuto qui una falsa lettura, che non si trova in nessun manoscritto, ma nata da un errore di Beza ed Erasmo nell'interpretare un commento di Crisostomo. La vera lettura recita così: "Ma come siamo stati" (non "siamo") "liberati dalla Legge, essendo morti a ciò in cui eravamo tenuti". Nell'atto del nostro battesimo, che ci ha uniti a Cristo, abbiamo ottenuto la liberazione dal nostro vecchio tiranno, la Legge.

In cui siamo stati tenuti. — Oppresso, tenuto in schiavitù.

Che dovremmo servire. — Piuttosto, forse, per servire; risultato, non scopo. Il nostro rilascio da un maestro implicava un fidanzamento con un altro. Il nostro nuovo stato è quello in cui serviamo uno Spirito vivo attivo; il nostro vecchio stato era una schiavitù alla lettera morta e formale.

Lo “Spirito” è qui lo Spirito Santo, come principio animatore della vita nuova, e in contrapposizione a un sistema che procede solo per precetti ed esigenze esteriori.

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