Romani 8 - Introduzione

VIII. L'Apostolo ha ora nuovamente raggiunto un culmine nella sua argomentazione simile a quella in apertura di Romani 5 . Il suo soggetto è ancora una volta la condizione beata del cristiano che ha fatto pieno uso dei mezzi di grazia a lui offerti. Questo è ora elaborato a lungo e in dettaglio. L'... [ Continua a leggere ]

Romani 8:1

PERCIÒ. — L'Apostolo aveva già, alla fine dell'ultimo capitolo, “toccato i confini” di quello stato di liberazione e di libertà che ora va a descrivere. L'apertura di questo capitolo è dunque connessa nella forma con la chiusura dell'ultimo. L'intervento di Cristo pone fine alla lotta intrapresa nel... [ Continua a leggere ]

Romani 8:1-11

(1-11) Si ottiene così un risultato che la legge di Mosè non poteva compiere, ma che si compie nel vangelo. Il cristiano è del tutto liberato dalla legge del peccato e della morte, e dalla condanna che essa comporta. Ma lo è a condizione che questa libertà sia per lui una realtà, che provenga realme... [ Continua a leggere ]

Romani 8:2

Un'affermazione della grande antitesi, di cui il resto della sezione è uno sviluppo, tra la legge dello Spirito della vita e la legge del peccato e della morte. LA LEGGE DELLO SPIRITO DI VITA. — Una frase che definisce più pienamente il modo in cui l'unione con Cristo diventa operante nel credente.... [ Continua a leggere ]

Romani 8:3

Come sono stato liberato? Così. Proprio su quel punto in cui la legge di Mosè ha mostrato la sua impotenza — cioè nel tentativo di liberarsi dal peccato, cosa che non è riuscita a fare a causa dell'influenza contrastante della carne — proprio su questo punto Dio si è interposto inviando la sua Figli... [ Continua a leggere ]

Romani 8:4

La conseguenza di ciò fu un grande cambiamento. Finora la Legge non poteva essere osservata a causa dell'influenza antagonistica della carne; d'ora in poi può essere conservato per il motivo che questa influenza è cessata e che il suo posto è preso dall'influenza dello Spirito. LA GIUSTIZIA. — Il g... [ Continua a leggere ]

Romani 8:5

COLORO CHE SONO... — Coloro che non solo camminano (dirigono la loro condotta) secondo i suggerimenti della carne, ma che sono in se stessi e in tutta l'inclinazione delle loro disposizioni gli schiavi di questi suggerimenti. BADA ALLE COSE DELLA CARNE. ‑ Tutta la loro attività mentale e morale non... [ Continua a leggere ]

Romani 8:5-8

(5-8) Ulteriore descrizione dell'antitesi tra carne e spirito riguardo a (1) il loro oggetto, Romani 8:5 ; (2) la loro natura, Romani 8:7 ; (3) la loro fine, Romani 8:6 .... [ Continua a leggere ]

Romani 8:6

Traducete, _poiché la mente della carne è morte, ma la mente dello Spirito è vita e pace. _Pensare ad altro che all'appagamento dei sensi è di per sé la morte, quella condizione morta dell'anima che scaturisce nella morte eterna; e, d'altra parte, avere i pensieri e gli affetti governati unicamente... [ Continua a leggere ]

Romani 8:8

ALLORA ALLORA... — Piuttosto, _e. _Né ci si può aspettare che coloro che sono assorbiti nelle cose dei sensi possano piacere a Dio.... [ Continua a leggere ]

Romani 8:9

Questo non è il tuo caso, se almeno lo Spirito di Dio e di Cristo abita in te, come dovrebbe in ogni cristiano. LO SPIRITO DI DIO... LO SPIRITO DI CRISTO. — Va osservato che questi due termini sono utilizzati come convertibili. Lo Spirito di Cristo è infatti la presenza di Cristo stesso nell'anima.... [ Continua a leggere ]

Romani 8:10

I risultati della presenza di Cristo nell'anima. IL CORPO È MORTO A CAUSA DEL PECCATO. — Qui si usa evidentemente la parola di morte fisica. Il destino comportato dal peccato, in effetti, si attacca ancora al corpo, ma solo al corpo. Il corpo, infatti, deve morire, ma lì finisce la presa del peccat... [ Continua a leggere ]

Romani 8:11

E questa vitalità si estende oltre la tomba. Reagirà anche su quel corpo materiale di cui si è appena parlato come consegnato alla morte. Morire deve; ma lo stesso Spirito al quale l'anima deve la sua vita infonderà la vita anche al corpo morto, come il corpo di Cristo stesso è stato risuscitato dai... [ Continua a leggere ]

Romani 8:12

SIAMO DEBITORI. — _Abbiamo un obbligo. _Si osservi che nella vivace sequenza del pensiero è soppressa la seconda frase dell'antitesi: «Noi abbiamo un obbligo, non verso la carne (ma verso lo Spirito)».... [ Continua a leggere ]

Romani 8:12-17

(12-17) Questi versetti formano un'applicazione esortativa di quanto precede, con un ulteriore sviluppo dell'idea di vivere secondo e nello Spirito.... [ Continua a leggere ]

Romani 8:13

SE PER MEZZO DELLO SPIRITO... — Se sotto l'influsso dello Spirito riduci a una condizione di morte e di atrofia tutte quelle pratiche alle quali ti spingerebbero gli impulsi della tua natura materiale.... [ Continua a leggere ]

Romani 8:14-17

(14-17) Questa vita nello Spirito implica una relazione speciale con Dio, quella dei figli. dico dei figli; perché quando hai ricevuto per la prima volta lo Spirito Santo non era per spirito di schiavitù e regno di terrore a cui sei stato ammesso, ma piuttosto per la più stretta relazione filiale co... [ Continua a leggere ]

Romani 8:15

SPIRITO DI SCHIAVITÙ. — Il greco corrisponde molto da vicino a ciò che dovremmo naturalmente intendere con la frase inglese, "un tale spirito che si troverebbe negli schiavi". La parola “spirito” varia molto nel significato in questi versetti. Qui è l'"abitudine o stato d'animo dominante"; nel verse... [ Continua a leggere ]

Romani 8:16

LO SPIRITO STESSO NE RENDE TESTIMONIANZA. — Qual è la natura di questa testimonianza concomitante? Sembrerebbe una cosa del genere. L'autocoscienza del credente gli assicura la sua filiazione. La relazione in cui sente di stare con Dio sa essere quella di un figlio. Ma, oltre a questo, è consapevole... [ Continua a leggere ]

Romani 8:17

Una caratteristica del figlio è che è l'erede di suo padre. Così è con il cristiano. Anche lui ha un'eredità, un'eredità di gloria che condividerà con Cristo. Ma non deve stupirsi se, prima di condividere la gloria, condivide anche le sofferenze. SOFFRI CON LUI. — Tutti coloro che soffrono per il v... [ Continua a leggere ]

Romani 8:18-25

(18-25) L'accenno alla “sofferenza” e alla “gloria” richiama l'Apostolo al senso della propria posizione, di ciò che ha dovuto attraversare, e della speranza che ha per animarlo e incoraggiarlo. Una vivida impressione della vita burrascosa dell'Apostolo in questo periodo è data da Atti degli Apostol... [ Continua a leggere ]

Romani 8:18

RIVELATO IN NOI. — _Su di noi_ — _cioè,_ raggiungendoci, illuminandoci e trasfigurandoci. La venuta di Cristo è sempre così concepita come una manifestazione visibile di gloria in coloro che vi partecipano.... [ Continua a leggere ]

Romani 8:19

Né la nostra è una speranza meramente isolata; abbiamo il nostro posto - "Movimenti di media inclinazione in avanti infiniti, che mirano a un obiettivo sicuro." L'intera creazione sta cercando seriamente e intensamente la stessa manifestazione di gloria come noi stessi. ASPETTATIVA SINCERA — Una... [ Continua a leggere ]

Romani 8:20

PER LA CREATURA. — L'Apostolo dà ragione di questa fervida attesa nell'attuale stato di natura; indicando cos'è la creazione _. _Se la creazione fosse perfetta e realizzasse lo scopo più nobile possibile, non ci sarebbe motivo di guardare con speranza al futuro. È STATO RESO SOGGETTO ALLA VANITÀ. —... [ Continua a leggere ]

Romani 8:21

PERCHÉ LA CREATURA. — La ragione della speranza che sopravvive attraverso il degrado della natura; che cosa _deve essere la_ creazione _._ PERCHÉ. — Forse piuttosto "quello", da unire alla fine dell'ultimo versetto, "nella speranza che anche la creazione", ecc. Così Meyer ed Ellicott. LIBERATO DAL... [ Continua a leggere ]

Romani 8:22

GROANETH E TRAVAILETH. — In considerazione del male fisico e della miseria prevalenti nel mondo, l'Apostolo attribuisce al resto della creazione una coscienza umana del dolore. Geme e travaglia _insieme, cioè_ ogni suo membro è in comune con la sua specie. L'idea del travaglio, come del parto, fa ri... [ Continua a leggere ]

Romani 8:23

Né è solo il resto della creazione che geme. Anche noi cristiani, pur possedendo le primizie dello Spirito, nondimeno gemiamo interiormente, sospirando per il tempo in cui la nostra adozione a figli di Dio sarà completa e anche i nostri corpi mortali saranno trasfigurati. CHE HANNO LE PRIMIZIE DELL... [ Continua a leggere ]

Romani 8:24

Perché dico che “attendiamo l'adozione?” Perché la speranza nel futuro è l'essenza stessa della vita del cristiano. È stato per la speranza che è stato salvato. La speranza, nel momento in cui ha creduto per la prima volta, gli ha fatto realizzare la sua salvezza, anche se è ancora nel futuro. Quest... [ Continua a leggere ]

Romani 8:25

Se la salvezza fosse qualcosa che può essere visto, qualcosa che può essere afferrato con la vista, allora non ci sarebbe spazio per la speranza. Così com'è non _lo_ vediamo; noi _facciamo_ la speranza per esso; e, quindi, sopportiamo pazientemente le sofferenze che si trovano sulla strada per raggi... [ Continua a leggere ]

Romani 8:26

ALLO STESSO MODO. — Mentre da un lato lo sostiene la prospettiva della salvezza, dall'altro lo Spirito divino si interpone in suo aiuto. L'una fonte di incoraggiamento è umana (la propria coscienza umana della certezza della salvezza), l'altra è divina. INFERMITÀ. — La lettura corretta è il singola... [ Continua a leggere ]

Romani 8:27

Dio riconosce la voce del Suo stesso Spirito, perché le preghiere che lo Spirito suggerisce sono in stretta conformità con la Sua volontà. QUAL È LA MENTE DELLO SPIRITO. — Quali sono i pensieri dello Spirito, e quindi qual è l'eco di quei pensieri nelle preghiere che Gli vengono offerte.... [ Continua a leggere ]

Romani 8:28

TUTTE LE COSE. — Persecuzione e sofferenza incluse. LAVORARE INSIEME. — Contribuire. C'è qui una lettura piuttosto notevole, che si trova nei manoscritti vaticani e alessandrini, e in Origene, inserendo "Dio" come soggetto del verbo e facendo di "tutte le cose" l'oggetto. “Dio opera con tutte le c... [ Continua a leggere ]

Romani 8:28-30

(28-30) Questi versetti contengono una terza ragione della pazienza del cristiano. Sa che qualunque cosa accada, tutte le cose stanno davvero lavorando insieme per il bene per lui.... [ Continua a leggere ]

Romani 8:29,30

Per CHI HA PRECONOSCIUTO, HA ANCHE PREDESTINATO. — Il processo già riassunto in queste due frasi si risolve ora più compiutamente ed esattamente nelle sue parti, con l'inferenza suggerita che a coloro che sono sotto la guida divina in ogni fase della loro carriera nulla può agire se non per il bene.... [ Continua a leggere ]

Romani 8:30

PREDESTINATO. — Questo è il termine che sembra più interferire con il libero arbitrio umano. La prescienza non interferisce con il libero arbitrio, perché la prescienza, sebbene anteriore nel tempo, è posteriore nell'ordine di causalità all'atto di scelta. Un uomo non sceglie una certa azione perché... [ Continua a leggere ]

Romani 8:31-39

(31-39) Ora segue la conclusione sublime e trionfante di quanto precede — espressa con energia appassionata e con la più intensa coscienza della realtà di una fede cristiana nel penetrare e sostenere la mente in tutte le prove esteriori, per quanto dure. Erasmo osserva su questo, che "Cicerone non... [ Continua a leggere ]

Romani 8:33,34

CHI PORRÀ QUALCOSA...? — La punteggiatura e la disposizione di queste clausole sono alquanto difficili. Sembra meglio nel complesso collegare insieme le due clausole alla fine di Romani 8:33 e all'inizio di Romani 8:34 . Tutto il passaggio alla fine del capitolo costituirà allora una prova continua... [ Continua a leggere ]

Romani 8:34

È CRISTO... — Il resto di questo versetto è strettamente connesso con l'apertura del prossimo. “Colui che è morto, risorto, ecc., è Cristo: chi dunque ci separerà dal suo amore?” Le due domande: "Chi è colui che condanna?" e "Chi ci separerà?" sono in realtà parti della risposta alla domanda princip... [ Continua a leggere ]

Romani 8:35

L'AMORE DI CRISTO. — Vale a dire, l'amore che Cristo ha per noi, non quello che abbiamo per Cristo. SARÀ LA TRIBOLAZIONE ? — Comp. 2 Corinzi 6:4 ; 2 Corinzi 11:23 . L'Apostolo sta parlando dalla propria esperienza concreta.... [ Continua a leggere ]

Romani 8:36

PER AMOR TUO SIAMO STATI UCCISI. — La citazione è tratta da Salmi 44:22 , che pare sia stato scritto in un periodo di grande disagio nazionale, in quale preciso periodo i _dati_ non ci permettono di dire, ma probabilmente non prima di Giosia. Le sofferenze del popolo di Dio in ogni momento sono tipi... [ Continua a leggere ]

Romani 8:38

NÉ MORTE, NÉ VITA... — L'enumerazione che segue intende includere (poeticamente più che logicamente) ogni possibile categoria dell'essere, specialmente quelle invisibili potenze del male contro le quali la guerra del cristiano era più particolarmente diretta. NÉ PRINCIPATI. — Comp. Efesini 6:12 , ... [ Continua a leggere ]

Romani 8:39

NÉ ALTEZZA, NÉ PROFONDITÀ. — Nessuna lontananza nello spazio. (Comp. Salmi 139:8 _e segg._ "Se salgo in cielo", ecc.) QUALSIASI ALTRA CREATURA. — Qualsiasi altra cosa creata. L'AMORE DI DIO. — Va osservato che alla frase più breve, «l'amore di Cristo», l'Apostolo sostituisce ora la frase più compl... [ Continua a leggere ]

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