2. NEMESI

Amos 9:1

Segue una Visione a Bethel, la cui apertura, "Ho visto il Signore", ricorda subito la grande inaugurazione di Isaia. Anche lui "vide il Signore"; ma quanto diverso l'atteggiamento, quanto altro il Verbo! Per lo statista-profeta il Signore è in trono, circondato dalla corte del cielo; e sebbene il tempio oscilli al tuono intollerabile della loro lode, portano all'uomo contrito sotto la coscienza di una missione per tutta la vita.

Ma per Amos il Signore è in piedi e solo - per questo solitario profeta Dio è sempre solo - e il Suo messaggio può essere riassunto nella sua parola iniziale: "Colpisci". Lì-Governo: gerarchie di servizio, ambasciate, clemenze, guarigioni, e sebbene dapprima devastazione, poi speranza indistruttibile di un futuro. Qui-Giudizio: quella Figura del Fato che l'occhio affascinato del terrore vede sempre da solo; un ultimo colpo e una rovina irreparabile. E così, come con Isaia abbiamo visto quanto costruttiva possa essere la profezia, con Amos vediamo solo lo scempio preparatorio, il livellamento e lo sgombero del terreno del futuro.

"Ho visto il Signore in piedi sopra l'altare, e ha detto: Colpisci il capitello"-della colonna" che le "soglie stesse tremano, e rompile sulla testa di tutti loro!" È uno shock che fa vacillare il tempio dall'albero del tetto allo scantinato. La visione sembra successiva alla visita del profeta alla Betel; e raccoglie tutto il suo attacco al culto nazionale in un colpo decisivo e irreparabile. "Ucciderò l'ultimo di loro con la spada: non fuggirà da loro un fuggiasco: non scamperà loro un" solo "sopravvissuto!" Né l'inferno né il paradiso, né la vetta né il fondo del mare, accoglieranno uno di loro.

"Se entrano nello Sceol, di là li prenderà la Mia mano; e se salgono in cielo, di là li farò scendere. Se si nascondono in cima al Carmelo, là li scoprirò e li prenderò; e se si nascondono loro stessi davanti ai Miei occhi in fondo al mare, di là caricherò il Serpente ed egli li morderà; e se andranno in cattività davanti ai loro nemici"-in Israele una distanza terribile dal volto di Dio come lo stesso Sheol! "quindi caricherò la spada ed essa li ucciderà; e metterò il mio sguardo su di loro per il male e non per il bene".

È un abbozzo più rude del Salmo centotrentanove; ma il Divino Inseguitore è Nemesi, e non Coscienza.

"E il Signore, l'Eterno degli eserciti, che tocca la terra e si scioglie, e tutti i suoi abitanti piangono, e si alza come il Nilo, tutto insieme" e affonda come il Nilo d'Egitto, che costruisce le sue storie nei cieli e fonda la sua volta sulla terra, che chiama le acque del mare e le riversa sulla faccia della terra: Geova" degli eserciti "è il suo nome".

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