(28) Ora questo dico, fratelli, che (c) la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio; né la corruzione eredita l'incorruttibilità.

(28) La conclusione: non possiamo essere partecipi della gloria di Dio se non deponiamo tutta quella natura grossolana e sudicia dei nostri corpi soggetti a corruzione, affinché lo stesso corpo sia adornato di gloria incorruttibile.

(c) La carne e il sangue sono qui presi per un corpo vivente, che non può giungere all'incorruttibilità, a meno che non respinga la corruzione.

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