(10) Carne per il ventre e ventre per carne: ma Dio distruggerà sia esso che loro. Ora il corpo [è] non per la fornicazione, ma per il Signore; e il Signore per il corpo.

(10) In secondo luogo, perché consideravano indifferenti molte cose di per sé illecite, come la fornicazione, che annoveravano tra i meri desideri naturali e legittimi, come anche il cibo e le bevande. Perciò l'apostolo mostra che sono del tutto dissimili: perché i cibi, dice, sono stati fatti per l'uso necessario della vita umana che non è perpetua: perché entrambi i cibi, e tutto questo modo di nutrirsi, sono presto aboliti.

Ma non dobbiamo pensare così all'impurità della fornicazione, per la quale il corpo non è fatto, ma invece è ordinato alla purezza, come appare da ciò, che è consacrato a Cristo, così come anche Cristo ci è dato dalla sua Padre per ravvivare i nostri corpi con quella potenza con cui anche lui è risorto.

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