E io guardai, ed ecco un Agnello (1) stava sul monte Sion, e con lui (2) centoquaranta [e] quattromila, con il nome di suo Padre (3) scritto sulla fronte.

(1) La storia della Chiesa di Cristo compie più di 1300 anni in cui Bonifacio VIII visse come si è detto: resta il resto della storia della Chiesa conflittuale o militante, da lì al tempo della l'ultima vittoria in tre Capitoli s. Perché prima di tutto, come fondamento di tutta la storia, è descritta la posizione dell'Agnello con il suo esercito e il suo seguito in cinque versetti, dopo i suoi atti degni che ha fatto e tuttavia fa in modo potentissimo, mentre rovescia l'Anticristo con lo spirito della sua bocca, nel resto di questo capitolo e nei due seguenti.

Alla descrizione dell'Agnello si propongono tre cose: la sua situazione, il luogo e la frequentazione: per il resto sono esposte le prime visioni, specie nel capitolo quinto. (2) Disposto a fare il suo ufficio vedi ( Atti degli Apostoli 7:56 ), in mezzo alla chiesa, quale monte Sion prima raffigurato.

(3) Questo seguito dell'Agnello è descritto prima da marchio divino (come prima in) ( Apocalisse 7:2 ) in questo versetto. Quindi, per occupazione divina, in quanto ciascuno nel suo seguito con fervore e dolcezza ( Apocalisse 14:2 ) glorifica l'Agnello con un canto speciale davanti a Dio e ai suoi angeli eletti.

Carne e sangue non possono udire questo canto, né comprendere, ( Apocalisse 14:3 ). Infine per le opere loro compiute prima, e per la loro santificazione in quanto vergini, pure dalla fornicazione spirituale e corporea, cioè dall'empietà e dall'ingiustizia. Hanno seguito l'Agnello come guida a ogni bene, si sono uniti a lui e gli sono santi, come da lui redenti per grazia.

Nella verità e semplicità di Cristo hanno esercitato tutte queste cose, santità di vita, guida dell'Agnello, ricordo riconoscente della redenzione da parte sua e infine (per concludere in una parola) sono irreprensibili davanti al Signore, ( Apocalisse 14:4 ).

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