(6) E fu loro comandato che non danneggiassero l'erba della terra, né alcuna cosa verde, né alcun albero; ma solo quegli uomini che non hanno il sigillo di Dio sulla fronte.

(6) Qui è descritta la potenza dei diavoli secondo le loro azioni e gli effetti delle stesse. Si dice che le loro azioni siano limitate dal consiglio di Dio: sia perché non danneggiano tutti gli uomini, ma solo i reprobi (per i devoti ed eletti, nei quali c'è una parte di una vita migliore, Dio custodisce con il suo decreto) che Cristo non avrà suggellato, in questo versetto: e anche perché non hanno avuto ogni potere né in ogni tempo, non non su quelli che sono loro, ma limitati nel modo e nel tempo, per prescritto di Dio in ( Apocalisse 9:5 ).

Quindi il loro potere di affliggere i devoti non è nessuno, e per gli empi è limitato in atto ed in effetti, dalla volontà di Dio: perché era loro prescritto il modo che non uccidessero, ma tormentassero questo mondo infelice. Il tempo è di cinque mesi, o di centocinquanta giorni, cioè di tanti anni, in cui i diavoli hanno davvero potentemente pervertito tutte le cose del mondo: e tuttavia senza quella licenza pubblica e impunita di uccidere, che poi usurparono quando il sesto angelo ebbe suonato la sua tromba, come si dice in ( Apocalisse 9:13 ).

Ora questo spazio è da contabilizzare dalla fine di quei mille anni menzionati in ( Apocalisse 20:3 ) e cioè dal regno di papa Gregorio VII, mostruoso Negromante, che prima era chiamato Hidebrandus Senensis: poiché quest'uomo essendo fatto tutto di empietà e di malvagità, come schiavo del diavolo, che serviva, era il più malvagio tizzone ardente del mondo: scomunicò l'imperatore Enrico IV: andò con ogni sorta di tradimento a fondare e abbattere imperi e regni a suo piacimento: e non esitò a mettere Rodolfo lo Swedon sopra l'Impero al posto di Enrico, inviandogli una corona, con annesso questo versetto: "Petra dedid Petro, Petrus diadema Rodolpho" cioè "The Rock to Peter ha dato la corona, e Peter Rodolph ha fama".

Alla fine, si diede così finemente alle sue faccende, poiché mise miseramente appiccato il fuoco a tutta la cristianità, e consegnò ai suoi successori il tizzone ardente di quello stesso che, infuriato con uguale ambizione, non smise mai di alimentare quella fiamma e di accenderla sempre di più. e più: per cui città, regni e interi regni messi insieme per orecchio tra loro da tagliagole più esperti, andarono in rovina, mentre si ferivano miseramente l'un l'altro.

Questo termine di centocinquanta anni termina al tempo di Gregorio IX o Ugolino Anagniensis (come prima era chiamato) che fece compilare a Raimondo, suo cappellano e confessore, gli scritti dei Decretali, e per permesso dei re e dei principi, li pubblicò nel mondo cristiano e li stabiliva come legge: poiché con questo trucco alla fine i papi si diedero licenza di uccidere chi volevano, mentre altri erano ignari: e senza paura stabilirono un macello di molti dei canoni malvagi del Decretali, che la tromba del quinto angelo aveva espressamente proibito e ostacolato fino a quel momento.

Gli effetti di queste azioni sanguinarie sono dichiarati in ( Apocalisse 9:6 ) che il mondo miserabile, languente in così grandi calamità, dovrebbe cercare volentieri la morte e preferirla alla vita, a causa della gravità delle miserie che lo opprimevano.

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