Il re Nabucodonosor fece (a) un'immagine d'oro, la cui altezza [era] tre venti cubiti, [e] la sua larghezza sei cubiti: la eresse nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia.

a) Con pretesto di religione e santità nel fare immagine al suo idolo Bel, cercò la propria ambizione e vana gloria: e questo dichiara che non era stato toccato prima dal vero timore di Dio, ma che lo ha confessato su un moto improvviso, come gli empi quando sono sopraffatti dalla grandezza delle sue opere. Gli interpreti greci scrivono che ciò avvenne diciotto anni dopo il sogno e, come può sembrare, il re temeva che gli ebrei con la loro religione potessero alterare lo stato del suo stato: quindi intendeva riunire tutti a un tipo di religione, e perciò cercava piuttosto la propria pace che la gloria di Dio.

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