Romani 1:1

Paolo, (1) a (2) (a) servo di Gesù Cristo, chiamato [ad essere] un (b) apostolo, (c) separato al vangelo di Dio, (1) La prima parte dell'epistola contiene una proficua prefazione fino al versetto sei. (2) Paolo, esortando i romani a prestargli diligente attenzione, in quanto mostra che non viene ne... [ Continua a leggere ]

Romani 1:3

(3) Riguardo a suo (d) Figlio Gesù Cristo nostro Signore, che fu (e) fatto del seme di Davide (f) secondo la carne; (3) Dichiarando la somma della dottrina del Vangelo, incita i romani a considerare bene la materia per la quale li supplica: così allora mostra che Cristo (che è la sostanza stessa e... [ Continua a leggere ]

Romani 1:4

E (g) dichiarato [essere] il Figlio di Dio con (h) potenza, secondo lo spirito di santità, mediante la risurrezione dai morti: (g) Mostrato e reso manifesto. (h) La potenza divina e potente si contrappone alla debolezza della carne, perché ha vinto la morte.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:5

(i) Dal quale abbiamo ricevuto (k) grazia e apostolato, per (l) obbedienza alla fede (m) tra tutte le genti, per il suo nome: (i) Di chi. (k) Questo dono meraviglioso, liberale e grazioso, che è dato a me, il più piccolo di tutti i santi, per predicare, ecc.; vedi ( Efesini 3:8 ). (l) Perché gli... [ Continua a leggere ]

Romani 1:7

A tutti coloro che sono in Roma, amati da Dio, chiamati [ad essere] santi: (o) grazia a voi e pace da Dio nostro Padre, e dal Signore Gesù Cristo. (o) Il libero arbitrio di Dio: per "pace" gli Ebrei intendono un prospero successo in ogni cosa.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:8

(4) In primo luogo, ringrazio il mio Dio per mezzo di Gesù Cristo per tutti voi, perché della vostra fede si (p) si parla in tutto il (q) mondo intero. (4) Ne ottiene la pazienza favorevole, in quanto indica per cosa possono essere lodati, e la sua vera benevolenza apostolica verso di loro, conferm... [ Continua a leggere ]

Romani 1:9

Perché mi è testimone Dio, che servo con il mio (r) spirito nel (s) vangelo di suo Figlio, che incessantemente faccio menzione di te sempre nelle mie preghiere; (r) Molto volentieri e con tutto il cuore. (s) Nel predicare suo Figlio.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:12

Cioè, affinché (t) io possa essere consolato insieme a te dalla fede reciproca sia di te che di me. (t) Sebbene Paolo fosse sempre così eccellente, tuttavia nell'insegnare alla chiesa poteva esserne istruito.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:15

Sicché, per quanto lo sia in me, sono pronto a predicare il vangelo anche a voi che siete a (u) Roma. (u) Intende tutti coloro che abitano a Roma, sebbene alcuni di loro non fossero romani; vedi la fine dell'epistola.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:16

Poiché non mi vergogno del vangelo di Cristo: (5) poiché esso è (x) potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; all'ebreo prima, e anche al (y) greco. (5) Questa è la seconda parte dell'epistola, fino all'inizio del capitolo nove. Ora, l'intero fine e lo scopo della discussione è questo: vale... [ Continua a leggere ]

Romani 1:17

(6) Poiché in essa è rivelata la giustizia di Dio da (z) fede a fede: (7) come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede. (6) La conferma della precedente proposizione: nel vangelo ci viene insegnato che siamo istituiti davanti a Dio mediante la fede, che cresce ogni giorno, e quindi anche salv... [ Continua a leggere ]

Romani 1:18

(8) Poiché l'ira di Dio è rivelata dal cielo contro (a) ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che sostengono la (b) verità nell'ingiustizia; (8) Un'altra conferma della questione principale: tutti gli uomini essendo considerati in se stessi, o senza Cristo, sono colpevoli sia di empietà che di i... [ Continua a leggere ]

Romani 1:19

(9) Perché ciò che si può conoscere da Dio è manifesto in (c) in essi; poiché Dio l'ha mostrato loro. (9) Con la loro empietà dimostra che, sebbene tutti gli uomini abbiano uno specchio chiarissimo ed evidente in cui contemplare la natura eterna e onnipotente di Dio, anche nelle sue creature, tutta... [ Continua a leggere ]

Romani 1:20

Poiché le cose invisibili di lui dalla creazione del mondo sono chiaramente viste, essendo (d) comprese dalle cose che sono fatte, [anche] la sua eterna potenza e divinità; in modo che siano senza scuse: (d) Non vedi Dio, eppure lo riconosci come Dio mediante le sue opere; Cicerone.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:21

Perché che, quando hanno conosciuto Dio, (e) non lo hanno glorificato come Dio, né gli sono stati grati; ma divenne (f) vanitoso nella loro immaginazione, e il loro cuore stolto si oscurò. (e) Non lo onorarono con quell'onore e servizio che era appropriato alla sua potenza eterna e alla sua divinit... [ Continua a leggere ]

Romani 1:23

E mutò la gloria del (h) Dio incorruttibile in un'immagine fatta simile all'uomo corruttibile, e agli uccelli, ai quadrupedi e ai rettili. (h) Al vero Dio ne sostituirono un altro.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:24

(10) Pertanto (i) Dio anche (k) li ha abbandonati all'impurità attraverso le concupiscenze del loro stesso cuore, per disonorare tra loro i propri corpi: (10) L'ingiustizia degli uomini, dapprima, espone in questo, che seguendo le loro concupiscenze, anche contro natura, si sono contaminati gli uni... [ Continua a leggere ]

Romani 1:27

E similmente anche gli uomini, lasciando l'uso naturale della donna, bruciavano nella loro concupiscenza l'uno verso l'altro; uomini con uomini che operano ciò che è sconveniente, e ricevono in se stessi quella (l) ricompensa del loro errore che è stato incontrato. (l) Una ricompensa adeguata e ciò... [ Continua a leggere ]

Romani 1:28

(11) E anche se non amavano conservare Dio nella [loro] conoscenza, Dio li ha affidati a una (m) mente reproba, per fare quelle cose che non sono convenienti; (11) Egli prova l'ingiustizia dell'uomo riferendosi a molti tipi di malvagità, dalle quali (se non da tutte, ma almeno da molte di esse) nes... [ Continua a leggere ]

Romani 1:31

Senza comprensione, (n) trasgressori del patto, senza affezione naturale, implacabile, spietato: (n) Non importa se mantengono le loro alleanze e patti.... [ Continua a leggere ]

Romani 1:32

Chi conoscendo il (o) giudizio di Dio, che coloro che commettono tali cose sono degni di morte, non solo fanno lo stesso, ma (p) hanno piacere in coloro che le fanno. (o) Per "giudizio di Dio" intende ciò che i filosofi chiamavano "legge di natura", e gli stessi giuristi chiamavano "legge delle gen... [ Continua a leggere ]

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