(8) Poiché l'ira di Dio è rivelata dal cielo contro (a) ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che sostengono la (b) verità nell'ingiustizia;

(8) Un'altra conferma della questione principale: tutti gli uomini essendo considerati in se stessi, o senza Cristo, sono colpevoli sia di empietà che di ingiustizia, e quindi sono soggetti a condanna: quindi hanno bisogno di cercare la giustizia in qualcun altro.

(a) Contro ogni tipo di empietà.

(b) Per "verità" Paolo intende tutta la luce che è rimasta nell'uomo dopo la sua caduta, non come se guidati da essa potessero entrare in grazia di Dio, ma perché la loro propria ragione li condannasse di malvagità sia contro Dio e l'uomo.

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