Commento, spiegazione e studio di Genesi 28:13-17, verso per verso
E l'Eterno stava al disopra d'essa, e gli disse: "Io sono l'Eterno, l'Iddio d'Abrahamo tuo padre e l'Iddio d'Isacco; la terra sulla quale tu stai coricato, io la darò a te e alla tua progenie;
e la tua progenie sarà come la polvere della terra, e tu ti estenderai ad occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzodì; e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua progenie.
Ed ecco, io son teco, e ti guarderò dovunque tu andrai, e ti ricondurrò in questo paese; poiché io non ti abbandonerò prima d'aver fatto quello che t'ho detto".
E come Giacobbe si fu svegliato dal suo sonno, disse: "Certo, l'Eterno è in questo luogo ed io non lo sapevo!"
Ed ebbe paura, e disse: "Com'è tremendo questo luogo! Questa non è altro che la casa di Dio, e questa è la porta del cielo!"