• Geremia 48:29

    Noi abbiamo udito l'orgoglio di Moab, l'orgogliosissimo popolo, la sua arroganza, la sua superbia, la sua fierezza, l'alterigia del suo cuore.

  • Geremia 48:30

    Io conosco la sua tracotanza, dice l'Eterno, ch'è mal fondata; le sue vanterie non hanno approdato a nulla di stabile.

  • Geremia 48:31

    Perciò, io alzo un lamento su Moab, io do in gridi per tutto Moab; perciò si geme per quei di ir-Heres.

  • Geremia 48:32

    O vigna di Sibma, io piango per te più ancora che per Jazer; i tuoi rami andavan oltre il mare, arrivavano fino al mare di Jazer; il devastatore è piombato sui tuoi frutti d'estate e sulla tua vendemmia.

  • Geremia 48:33

    La gioia e l'allegrezza sono scomparse dalla fertile campagna e dal paese di Moab; io ho fatto venir meno il vino negli strettoi; non si pigia più l'uva con gridi di gioia; il grido che s'ode non è più il grido di gioia.

  • Geremia 48:34

    Gli alti lamenti di Heshbon giungon fino a Elealeh; si fanno udire fin verso Jahats; da Tsoar fino a oronaim, fino a Eglath-Sceliscia; perfino le acque di Nimrim son prosciugate.

  • Geremia 48:35

    E io farò venir meno in Moab, dice l'Eterno, chi salga sull'alto luogo, e chi offra profumi ai suoi dèi.

  • Geremia 48:36

    Perciò il mio cuore geme per Moab come gemono i flauti, il mio cuore geme come gemono i flauti per quei di Kir-Heres, perché tutto quello che aveano ammassato è perduto.

  • Geremia 48:37

    Poiché tutte le teste sono rasate, tutte le barbe sono tagliate, su tutte le mani ci son delle incisioni, e sui fianchi, dei sacchi.

  • Geremia 48:38

    Su tutti i tetti di Moab e nelle sue piazze, da per tutto, è lamento; poiché io ho frantumato Moab, come un vaso di cui non si fa stima di sorta, dice l'Eterno.

  • Geremia 48:39

    Com'è stato infranto! Urlate! Come Moab ha vòlto vergognosamente le spalle! Come Moab è diventato lo scherno e lo spavento di tutti quelli che gli stanno dintorno!

  • Geremia 48:40

    Poiché così parla l'Eterno: Ecco, il nemico fende l'aria come l'aquila, spiega le sue ali verso Moab.

  • Geremia 48:41

    Kerioth è presa, le fortezze sono occupate, e il cuore dei prodi di Moab, in quel giorno, è come il cuore d'una donna in doglie di parto.

  • Geremia 48:42

    Moab sarà distrutto, non sarà più popolo, perché s'è innalzato contro l'Eterno.

  • Geremia 48:43

    Spavento, fossa, laccio ti soprastanno, o abitante di Moab! dice l'Eterno.

  • Geremia 48:44

    Chi fugge dinanzi allo spavento, cade nella fossa; chi risale dalla fossa, riman preso ai laccio; perché io fo venire su lui, su Moab, l'anno in cui dovrà render conto, dice l'Eterno.

  • Geremia 48:45

    All'ombra di Heshbon i fuggiaschi si fermano, spossati; ma un fuoco esce da Heshbon, una fiamma di mezzo a Sihon, che divora i fianchi di Moab, il sommo del capo dei figli del tumulto.

  • Geremia 48:46

    Guai a te, o Moab! Il popolo di Kemosh è perduto! poiché i tuoi figliuoli son portati via in cattività, e in cattività son menate le tue figliuole.

  • Geremia 48:47

    Ma io farò tornar Moab dalla cattività negli ultimi giorni, dice l'Eterno. Fin qui il giudizio su Moab.

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