• Isaia 21:3

    Perciò i miei fianchi son pieni si dolori; delle doglie m'han còlto, pari alle doglie d'una donna di parto; o mi contorco, per quel che sento; sono spaventato da quel che vedo.

  • Isaia 21:4

    Il mio cuore si smarrisce, il terrore s'impossessa di me; la sera, alla quale anelavo, è diventato per me uno spavento.

  • Isaia 21:5

    Si prepara la mensa, veglian le guardie, si mangia, si beve… "In piedi, o capi! ungete lo scudo!"

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