Commento, spiegazione e studio di Salmi 30:5-11, verso per verso
Poiché l'ira sua è sol per un momento, ma la sua benevolenza e per tutta una vita. La sera alberga da noi il pianto; ma la mattina viene il giubilo.
Quanto a me, nella mia prosperità, dicevo: Non sarò mai smosso.
O Eterno, per il tuo favore, avevi reso forte il mio monte; tu nascondesti la tua faccia, ed io fui marrito.
Io ho gridato a te, o Eterno; ho supplicato l'Eterno, dicendo:
Che profitto avrai dal mio sangue s'io scendo nella fossa? Forse che la polvere ti celebrerà? predicherà essa la tua verità?
Ascolta, o Eterno, ed abbi pietà di me; o Eterno, sii tu il mio aiuto!
Tu hai mutato il mio duolo in danza; hai sciolto il mio cilicio a m'hai cinto d'allegrezza,