Commento, spiegazione e studio di 1 Samuele 4:3-11, verso per verso
Quando il popolo fu tornato nell'accampamento, gli anziani d'Israele dissero: "Perché l'Eterno ci ha egli oggi sconfitti davanti ai Filistei? Andiamo a prendere a Sciloh l'arca del patto dell'Eterno, e venga essa in mezzo a noi e ci salvi dalle mani de' nostri nemici!"
Il popolo quindi mandò gente a Sciloh, e di la fu portata l'arca del patto dell'Eterno degli eserciti, il quale sta fra i cherubini; e i due figliuoli di Eli, Hofni e Fineas, erano là, con l'arca del patto di Dio.
E quando l'arca del patto dell'Eterno entrò nel campo, tutto Israele diè in grandi grida di gioia, sì che ne rimbombo la terra.
I Filistei, all'udire quelle alte grida, dissero: "Che significano queste grandi grida nel campo degli brei?" E seppero che l'arca dell'Eterno era arrivata nell'accampamento.
E i Filistei ebbero paura, perché dicevano: "Dio e venuto nell'accampamento". Ed esclamarono: "Guai a noi! poiché non era così nei giorni passati.
Guai a noi! Chi ci salverà dalle mani di questi dèi potenti? Questi son gli dèi che colpiron gli Egiziani d'ogni sorta di piaghe nel deserto.
Siate forti, Filistei, e comportatevi da uomini, onde non abbiate a diventare schiavi degli Ebrei, com'essi sono stati schiavi vostri! Conducetevi da uomini, e combattete!"
I Filistei dunque combatterono, e Israele fu sconfitto, e ciascuno se ne fuggì nella sua tenda. La rotta fu enorme, e caddero, d'Israele, trentamila fanti.
L'arca di Dio fu presa, e i due figliuoli d'Eli, Hofni e Fineas, morirono.