(10) В¶ E il cuore di Davide lo percosse dopo che ebbe fatto il censimento del popolo. E Davide disse all'Eterno: Ho peccato grandemente in ciò che ho fatto; e ora ti prego, o Eterno, togli l'iniquità del tuo servo; perché ho fatto molto stoltamente. (11) Poiché quando Davide fu levato al mattino, la parola dell'Eterno fu rivolta al profeta Gad, veggente di Davide, dicendo: (12)Va' e di' a Davide: Così dice l'Eterno: Io ti offro tre cose; scegli te uno di loro, che io possa farlo a te.

(13) Allora Gad venne da Davide, gli disse, e gli disse: Ti verranno sette anni di carestia nel tuo paese? o fuggirai tre mesi davanti ai tuoi nemici, mentre ti inseguono? o che ci siano tre giorni di pestilenza nel tuo paese? ora consiglia, e vedi quale risposta darò a colui che mi ha mandato.

Sebbene il peccato di Davide sembri chiaramente essere stato il peccato di presunzione, nel confidare più in un braccio di carne che nel SIGNORE DIO della sua salvezza; tuttavia, bisogna confessare, che sia nel peccato, sia nella punizione proposta, non abbiamo segni così chiari per trarre le nostre conclusioni da parlare con certezza.

Che DIO dovrebbe proporre quale tipo di punizione sceglierebbe il peccatore, sembra difficile da spiegare. Confesso che sono molto incline a guardare l'intero argomento in senso evangelico, e considerare la rappresentazione qui fatta, l'ombra delle buone cose a venire. E io sono tanto più incline a questa idea da quanto se ne dice in proposito nell'inizio stesso del capitolo; che l'ira dell'Eterno si accese contro Israele.

Era un peccato nazionale, non solo personale, nel caso di Davide che contava il popolo. E come tale, non ha intimato lo stato universale dell'uomo mediante il peccato e la trasgressione, tutto soggetto a morte e distruzione! Lettore! se la consideriamo da questo punto di vista, come conduce direttamente l'anima alla redenzione di GES. Quando i peccatori sono portati sotto un profondo senso di peccato, e accettano (come si dice) la punizione della loro iniquità; sono poi portati in uno stato di grazia per la cordiale accoglienza del vangelo di GES. Vedi Levitico 26:41 .

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