La parola qui tradotta in prestito, potrebbe essere stata resa crave o mendicare. Ezechiele 39:10

RIFLESSI

Informati, anima mia, quando sono iniziate le visioni di Dio nella tua esperienza! E quando il Signore Gesù ti chiamò, come a Mosè, per nome; e farsi conoscere da te diversamente da come non fa al mondo? Oh! per i segni speciali e distintivi dell'amore e della fedeltà divini.

Lettore! imparate da quella parte della vita di Mosè che vi è già stata presentata in questo e nel precedente capitolo, quanto sia più adatta una vita di ritiro per il godimento della comunione con Dio, che una vita di trambusto. Mosè vide e imparò di più su Dio in fondo a un deserto, di tutti i quarant'anni prima, in cui era stato educato in una corte.

Ma soprattutto in questo capitolo, né lo scrittore né il lettore trascurino la tipica rappresentazione qui fatta, del Signore Gesù che discende dal cielo per redimere il suo popolo. Carissimo Salvatore! hai certamente visto, udito e conosciuto le afflizioni del tuo popolo, che è nell'Egitto spirituale. Oh! tu grande, tu onnipotente IO SONO, che sei lo stesso ieri, oggi e in eterno, donami di gioire nella fermezza e immutabilità di tutte le misericordie dell'alleanza: nel dono del Padre, nell'acquisto del Salvatore e nell'applicazione dello Spirito benedetto! Quanto è prezioso riflettere che quando a causa della schiavitù e dell'oppressione del peccato le nostre anime si piegano e siamo tentati di gridare, la nostra forza e la nostra speranza sono perite dal Signore; ti ricordi di noi nella nostra umile condizione, perché la tua misericordia dura in eterno.

Sii ancora il grande IO SONO per me, e con me, e per me. Possa io avere per sempre la grazia di conoscere, vivere e gioire in questo grande IO SONO, in tutte le relazioni di alleanza che, essendo stato allevato dalla schiavitù egiziana del peccato e della morte, posso, alla fine, attraverso lo stesso Onnipotente grazia, sii portato nella gloriosa Canaan dell'eterno riposo.

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