(20) В¶ Perciò è data la luce a chi è nella miseria, e la vita a chi è amaro nell'anima; (21) Che brama la morte, ma non viene; e scavare per esso più che per tesori nascosti; (22) Che gioiscono grandemente, e si rallegrano, quando possono trovare la tomba? (23) Perché viene data luce a un uomo la cui via è nascosta e in cui Dio ha messo al riparo? (24) Perché il mio sospiro viene prima che io mangi, e i miei ruggiti si riversano come le acque. (25) Poiché ciò che temevo grandemente è venuto su di me, e ciò di cui avevo paura è venuto su di me. (26) Non ero al sicuro, né avevo riposato, né ero tranquillo; eppure sono arrivati ​​i guai.

Queste domande e conclusioni, se dettate dallo Spirito di grazia, sarebbero andate ben oltre per addolcire i dolori dell'uomo di Uz; nel guardare al Signore, di tutte le espressioni veementi che abbiamo letto prima. Ma ahimè! una mente sotto l'impulso della tentazione ne fa triste opera, e, come Giona, se la dolce e tenera protesta di Dio pone l'indagine, farai bene ad adirarti? Per il momento, dirà con audacia e impudenza, come ha fatto lui, che faccio bene ad arrabbiarmi, fino alla morte.

Giona 4:9 . Ma Giona pensava così quando l'ira bollente del momento era finita, Giona 2:1 ? Giobbe pensava così quando pregava, Giobbe 42:5 ?

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