(11) Perciò non tratterrò la mia bocca; parlerò nell'angoscia del mio spirito; Mi lamenterò nell'amarezza della mia anima. (12) Amos io un mare, o una balena, che tu mi ponga una guardia? (13) Quando dico: Il mio letto mi conforterà, il mio giaciglio allevierà il mio lamento; (14) Allora tu mi spaventi con i sogni e mi atterri con le visioni: (15) Così che la mia anima sceglie lo strangolamento e la morte piuttosto che la mia vita.

(16) Lo detesto; non vivrei sempre: lasciami in pace; perché i miei giorni sono vanità. (17) В¶ Che cos'è l'uomo perché tu lo magnifichi? e che tu dovresti riporre il tuo cuore su di lui? (18) E che dovresti visitarlo ogni mattina e provarlo ogni momento? (19) Fino a quando non ti allontanerai da me e non mi lascerai solo finché non ingoierò la mia saliva? (20) Ho peccato; che cosa ti farò, tu protettore degli uomini? perché mi hai posto come segno contro di te, così che io sia un peso per me stesso? (21) E perché non perdoni la mia trasgressione e non togli la mia iniquità? per ora dormirò nella polvere; e tu mi cercherai al mattino, ma io non sarò.

Coloro che sanno cosa sono le notti ei dolori irrequieti, entreranno meglio nell'apprensione delle lamentele di Giobbe, in questi versetti. Ma in mezzo a queste proteste di Giobbe, la parte più gradita di questa preghiera, e che mostra che la grazia era ancora viva nel suo petto, è quell'espressione dove Giobbe si confessò; che ha peccato. Qui lo troviamo ancora figlio di DIO. E lascia che il Lettore osservi con me, da questa preziosa evidenza, quello che sembra l'intero disegno dello SPIRITO SANTO, nel registrare la vita e le prove di Giobadia DIO lo descrive come suo servo: così lo menzionò a Satana: Un perfetto e un retto uomo, uno che temeva DIO e rifuggiva il male: cap.

1:8. E qual è il senso scritturale di un tale personaggio? La parola di DIO ci dice altrove, quando siamo informati, che non c'è un uomo giusto sulla terra, che fa il bene e non pecca. Ecclesiaste 7:20 . Quindi, quindi, il carattere di Giobbe era particolarmente segnato come un uomo fedelmente attaccato a DIO.

Contro questo, Satana sostiene che Giobbe si dimostrerebbe un ipocrita. Per dimostrare il contrario di ciò, il Signore permise che Giobbe fosse così severamente esercitato. Quando, quindi, troviamo l'integrità di Giobbe intatta, e nel mezzo di ammettere di aver peccato, che è ancora fedele nel suo credo, la testimonianza di DIO è confermata. Giobbe, come Elia, è un uomo di passioni simili con altri servi del Signore. Ma la testimonianza di DIO è sicura; Giobbe è quello che temeva DIO e rifuggiva il male.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità