RIFLESSI

Rifletti bene, anima mia, sulle molte cose benedette contenute in questo capitolo riguardo al tuo Dio e Salvatore. E mentre tu vedi la graziosa condiscendenza di Gesù nei giorni della sua carne, concedendo la sua dolce presenza e discorsi divini, nel cenare con il suo popolo, come in casa di Lazzaro e Simone il lebbroso; non dubitare per un momento, ma che ora, nel giorno della sua potenza, verrà, come ha detto, e cenerà con il suo popolo, e per fede lo farà cenare con lui.

E sebbene tu non abbia un unguento costoso, come aveva Maria, per ungere i piedi del tuo Signore, tuttavia, quando Gesù verrà, porterà tutto ciò che è benedetto con lui. Ricorda che il tuo Signore non viene per ricevere, ma per dare, non perché sia ​​reso più benedetto, perché ciò è impossibile, ma perché tu possa essere reso più felice. È sufficiente quando, per sua grazia, permettendo loro, il suo popolo si prostra ai suoi piedi, e mentre il re siede alla tavola della sua propria provvidenza, farà sì che il nardo delle sue grazie, chiamato in esercizio dal tuo cuore dal suo Spirito Santo, per mandarne il profumo

Beato Signore Gesù! possa io non dimenticare mai quel tuo tormento d'anima di cui si parla qui! Dammi la grazia di meditare sul meraviglioso argomento. Oh! per una solennità dell'anima sempre adatta alla contemplazione. Il solo ricordo basta a smorzare in ogni momento tutta la leggerezza inadatta e sconveniente della mente. Gesù ha sentito la pesantezza dell'anima a causa dei suoi redenti, ed essi saranno spensierati? Gesù si è lamentato, e io devo essere indifferente? Benedetto sia il mio Dio e Padre, che ha risposto con tanta grazia al suo caro Figlio con una voce dal cielo.

E benedetto sia il Signore per la sua misericordia verso tutti i suoi redenti dall'atto, poiché è venuto per amor loro. E oh! per grazia, di gioire con una gioia indicibile e piena di gloria, in ciò che Dio Padre dichiarò poi al suo caro Figlio, riguardo al suo ufficio di Mediatore e al suo carattere, che il Signore aveva glorificato il suo nome e lo glorificherà di nuovo, sì , per sempre! E benedetto sia Dio per quella preziosa certezza, più preziosa dell'oro di Ofir, era la gloria di Cristo, che Isaia vide quando parlò di Lui.

È, e deve essere per sempre la gloria di Cristo, che è la gioia di tutto il suo popolo. Oh! tu caro Signore! scrivi queste tue benedette parole nel mio cuore, per elevare la mia anima con gioia per sempre: io sono venuto (dice il mio Signore), una luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non dimori nelle tenebre.

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