Appare certo, dalla testimonianza dei padri, che san Paolo non era in stato di matrimonio. San Girolamo ci informa che l'apostolo qui parla di tali sante donne che, secondo l'usanza giudaica, fornivano alle loro insegnanti le cose necessarie alla vita, come vediamo fu fatto a Cristo stesso. È evidente da antichi documenti che questa era un'usanza molto diffusa in Giudea, e quindi non causa di scandalo; ma ai Gentili questa consuetudine era sconosciuta, e perciò affinché non potesse essere motivo di scandalo per alcuno, S.

Paolo non permise a nessuna donna di seguirlo come compagno. Tertulliano nega, con sant'Agostino e san Girolamo, che san Paolo qui parli di sua moglie. (Estius; Calmet) --- Una donna, una sorella. [2] Alcuni traduttori errati hanno corrotto questo testo, rendendolo sorella, moglie; mentre è certo che san Paolo non aveva moglie, (cap. vii. ver. 7. 8.) e che parla solo di tali donne devote, poiché secondo l'usanza della nazione giudaica, servivano i predicatori della Vangelo e li ha forniti del necessario.

(Challoner) --- E fino a che punto potrebbe parlare di gravare i Corinzi nel provvedere a sua moglie, quando lui stesso afferma chiaramente di essere single? (Cap. vii. v. 7. e 8.) Questo affermano tutti i padri greci, con sant'Agostino, do op. Monach. cap. IV.; San Girolamo, avv. Giovin. cap. xiv. &C. &C. [Vedi anche le annotazioni sulla ver. 25, sotto]

[BIBLIOGRAFIA]

Mulierem sororem, greco: adelphen gunaika. Sororem mulierem, dove Estius porta esempi per dimostrare che ha lo stesso senso e la stessa costruzione, sia che leggiamo mulierem sororem, sia sororem mulierem. Tertulliano, il più antico dei padri latini, lesse: mulieres circumducendi, non uxores. De pudicizia, cap. xiv. P. 566. Ed. Rig. e lib. di monogama. cap. viii. P. 519. prima dice, Petrum solum invenio maritum.

E in questo luogo, non uxores dimostrare ab Apostolis circumductas....sed simpliciter mulieres, quæ, illos eodem instituto, quo et Dominum comitantes, ministrabant. San Girolamo. Ubi de mulieribus sororibus infertur, perspicuum est, non uxores debere intelligi, sed eas, ut diximus, quæ de sua substantia ministrabant. Sant'Agostino. Hoc quidam non intelligentes, non sororem mulierem, sed uxorem interpretati sunt, fefellit illos verbi græci ambiguitas.

...quanquam hoc ita posuerit, ut falli non debuerint, quia neque mulierem tantummodo ait, sed sororem mulierem, neque ducendi, sed circumducendi: verum alios Interpretes non fefellit hæc ambiguitas, et mulierem, non uxorem interpretati sunt.

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