Nessuno, dunque, ti giudichi nella carne o nella bevanda. Cioè per non astenersi dalle carni, dette impure, per aver bevuto da una tazza senza coperchio, (vedi Numeri xix.) o per non osservare le feste ebraiche. Questi infatti non erano che ombre, tipi e figure di cose future da compiersi nella nuova legge di Cristo: ma il corpo è di Cristo, (v. 17.) cioè era il corpo, la verità, la sostanza significata da queste ombre e tipi.

(Witham) --- In riferimento alle osservazioni ebraiche della distinzione tra carni pulite e impure; e delle feste, dei noviluni e dei sabati; come non più obbligatorio. (Challoner) --- I moderni dogmatizzatori, volontariamente o per ignoranza, applicano erroneamente questo testo dell'apostolo, per confutare i digiuni e le feste osservati nella Chiesa Cattolica; ma è evidente, come osserva sant'Agostino, che l'Apostolo condanna qui la distinzione legale delle carni pure e impure, e le feste del novilunio, alle quali i falsi fratelli volevano sottoporre i Colossesi. (Sant'Agostino, ep. 59. ad Paulin. in solut. quæ. 7.)

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