Secondo carro. Nelle occasioni pubbliche il re era seguito da un carro vuoto, (2 Paralipomenon xxxv. 24,) o il carro di cui si parla qui, era destinato alla persona che era prossima in dignità al re. (Calma) --- Questo tutto, &c. Ebraico, "piangendo Abroc", che Aquila spiega nello stesso senso della Vulgata. Altri pensano che sia un'esclamazione di gioia, (Grozio) come huzza! (Haydock) oppure può significare padre del re, o tenero padre, cap. xlv. 8.

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