Gli israeliti, a causa dei loro innumerevoli peccati, erano stati consegnati dall'Onnipotente nelle mani del re d'Assiria, il quale li condusse tutti prigionieri a Babilonia e a Medea, e mandò ad abitare altre nazioni che aveva raccolto da diverse parti Samaria. Ma l'Onnipotente, per mostrare a tutte le nazioni che non aveva consegnato questo suo popolo per mancanza di potere da difendere, ma unicamente a causa delle loro trasgressioni, mandò nel paese dei leoni a perseguitare questi stranieri.

Il re assiro, udito ciò, mandò loro un sacerdote per insegnare loro la legge di Dio; ma neppure dopo ciò si allontanarono completamente dalla loro empietà, ma solo in parte: perché molti di loro tornarono ai loro idoli, adorando insieme il vero Dio. Fu per questo motivo che Cristo preferì gli ebrei prima di loro, dicendo che la salvezza è degli ebrei, con i quali era il principio principale riconoscere il vero Dio e detestare ogni denominazione di idoli; mentre i Samaritani, mescolando l'adorazione dell'uno con l'altro, mostrarono chiaramente di non tenere in maggiore considerazione il Dio dell'universo dei loro muti idoli. (San Giovanni Crisostomo in San Tommaso d'Aquino)

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