Non regni dunque il peccato, ecc. Paragona il peccato e la giustizia a due re, o generali, sotto uno dei quali ogni uomo combatte in questo mondo. Il peccato è il tiranno, sotto il quale combattono gli empi, e fanno delle loro menti e delle loro membra strumenti o armi di iniquità per peccare, quando seguono e cedono alle loro concupiscenze disordinate. Ma li esorta a vivere in modo da rendere a Dio le potenze delle loro anime e delle loro membra, strumenti o armi di giustizia, per combattere sotto Dio, loro legittimo re, e sotto la bandiera della sua giustizia. (Conam)

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità