«Poiché non abbiamo il coraggio di numerarci o paragonarci con alcuni di loro che si lodano: ma essi stessi, misurandosi da sé stessi e confrontandosi con se stessi, sono privi di intelligenza».

Perché usa misurazioni diverse da loro. Non ha intenzione di paragonarsi audacemente a questi uomini la cui unica raccomandazione era che si raccomandassero con il semplice espediente di lodarsi a vicenda, con l'altro che poi ricambiava il complimento. Né di numerarsi con loro. Non si degraderà implicando che sono di pari dignità con lui. Non sono. Sono tali da dover essere screditati.

Si guardano l'un l'altro e si esaltano a vicenda, così anche, per reciprocità, esaltandosi, poiché si misurano l'uno contro l'altro e si danno una pacca sulla spalla. In questo modo rivelano la loro mancanza di comprensione. Dicono in effetti: "Noi tutti diciamo che siamo meravigliosi e quindi deve essere vero". Non riescono a riconoscere che si stanno sostenendo a vicenda senza senso e che la misura che usano non è affidabile. Che si stanno comportando in modo stupido. Avrebbe potuto benissimo far notare che "l'autocommiserazione non è una raccomandazione".

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