Il nipote giusto.

“Ora, ecco, se genera un figlio che vede tutti i peccati del padre che ha fatto, e teme (una lettura alternativa è 'considera'), e non fa tali cose, chi non ha mangiato sui monti, né ha sollevato alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, non ha contaminato la moglie del suo prossimo, non ha fatto torto a nessuno, non ha preso nulla in pegno, né ha corrotto altri con la violenza, ma ha dato il suo pane all'affamato e ha coperto chi è privo di vesti con vesti, chi ha ritirato la mano dai poveri, chi non ha ricevuto usura né aumento, ha eseguito i miei giudizi, ha camminato nei miei statuti. Non morirà per l'iniquità di suo padre. Sicuramente vivrà”.

Ora è raffigurata un'altra generazione, la terza generazione. Qui il nipote si oppone allo stile di vita malvagio di suo padre. Teme Yahweh e non fa cose che sono contro la sua volontà, ma pratica il bene che Yahweh richiede. Evita l'idolatria, la trasgressione sessuale, il fare torto agli altri, prendere impegni, usare la violenza per ottenere i suoi fini. Piuttosto nutre gli affamati, fornisce beni di prima necessità ai bisognosi, non maltratta i poveri, non cerca interessi o una percentuale dei prodotti quando presta ai bisognosi.

"Ha eseguito i miei giudizi, ha camminato nei miei statuti". Confronta Levitico 18:4 . Vedi anche Deuteronomio 26:16 ; Deuteronomio 30:15 .

Quest'uomo cerca di piacere a Dio. Obbedisce alla sua parola e alle sue leggi e segue continuamente le sue vie. Nelle parole di Michea 6:8 , egli 'fa giustizia, ama la misericordia e cammina umilmente con Dio'. Così il suo modo di vivere e la sua fine sono diversi.

«Non morirà per l'iniquità di suo padre. Vivrà sicuramente.' La sentenza che incombe su suo padre non incomberà su di lui. Piuttosto vivrà (cfr Levitico 18:5 ). Non possiamo attribuire a Ezechiele semplicemente l'idea che tutti gli uomini buoni vivano una vita lunga e tutti gli uomini muoiano bruscamente perché è, ed era, palesemente non così.

E mentre probabilmente aveva in mente la distruzione di Gerusalemme e le morti che ne sarebbero derivate, anche questo non soddisfa le sue parole, poiché si riferiva a un certo numero di generazioni. L'idea era chiaramente che in qualche modo i giusti 'vivono' in un modo che gli ingiusti non vivono, godendo della benedizione di Dio nello spirito interiore, trovando la via più agevole con Qualcuno a cui rivolgersi, godendo di una conseguente maggiore prosperità.

Eppure, detto questo, certamente attende anche la fine dell'uomo. I giusti muoiono benedicendo, gli ingiusti sotto giudizio (confronta Salmi 73 dove si espandono le idee).

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