«Anche se io stesso potrei avere fiducia anche nella carne. Se un altro uomo pensa di avere fiducia nella carne, io ancora di più,'

Paolo poi fa notare che se si trattava di 'opere di ipocrisia', allora quando era ebreo aveva avuto molto più su cui fare affidamento per renderlo accettevole a Dio rispetto ai loro attuali visitatori, poiché era stato un ebreo dalla sua primi giorni, e come tale circonciso, era stato di pura discendenza e addestramento, e come fariseo era stato tanto zelante nelle opere di giustizia quanto era possibile essere. E l'implicazione è che ancora era stato insufficiente.

Con questo sta tagliando il terreno da sotto chiunque possa suggerire di avere una sorta di superiorità che altri dovrebbero seguire. Aveva avuto quella superiorità, ma gli era venuta meno, e trovandosi faccia a faccia con Cristo risorto aveva considerato tutto il suo sforzo inutile in contrasto con la conoscenza di Cristo, che aveva scoperto essere tutto ciò di cui aveva bisogno.

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