«Gesù disse loro: «In verità vi dico che prima che fosse Abramo, io sono».

A questa affermazione devono essere rimasti scioccati fino in fondo. Lo avevano già accusato sulla base di affermazioni enigmatiche, ma questa affermazione finale non poteva essere fraintesa. Qualunque cosa Gesù avesse inteso in precedenza, ora era palesemente chiaro che affermava di aver avuto un'esistenza eterna, di essere stato in continua esistenza molto prima di Abramo. Diceva infatti che Egli era l' 'Io sono', il Dio eternamente esistente, Colui Che esisteva ancor prima che il mondo fosse creato (cfr. Giovanni 17:5 ).

Nella Settanta (LXX - l'Antico Testamento greco) Dio affermò in Esodo 3:14 di essere l'"Io sono" (ho on -Colui che è) l'equivalente di ego eimi (che letteralmente traduce l'ebraico ehyeh), la frase Gesù ha usato qui, mentre il Suo Nome come YHWH significava 'colui che è'. Ora la sua affermazione era inequivocabile. Affermava di essere preesistente ad Abramo e di avere un'esistenza perpetua eterna. Stava rivendicando la divinità suprema. Così il capitolo si conclude con la sua unica pretesa di essere 'il Figlio di Dio' nel senso più pieno della parola.

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