Con re e consiglieri della terra, che si costruirono luoghi desolati;

Con i re... che si costruirono luoghi desolati - che costruirono per se stessi ciò che si rivelò essere (non palazzi, ma) rovine! Lo spirito ferito di Giobbe, un tempo egli stesso grande emiro, stufo delle vane lotte di grandi uomini mortali dopo la grandezza, contempla i palazzi dei re, ora desolati cumuli di rovine. Il suo riguardo al riposo della morte, fine più desiderabile dei grandi della terra, stanchi di accumulare tesori deperibili, segna l'ironia che sgorga dalle nere nubi della malinconia (Umbreit). Il "per sé" segna il loro egoismo. Hirzel lo spiega di mausolei, tali così si trovano ancora, di proporzioni stupende, nelle rovine di Petra d'Idumea. Ewald pensa che le piramidi siano destinate. L'afflizione mostra all'uomo il vero vuoto della grandezza mondana.

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