Giobbe 3:1

_DOPO QUESTO GIOBBE APRÌ LA BOCCA E MALEDISSE IL SUO GIORNO._ Aprì la bocca a Giobbe. Gli orientali parlano di rado, e poi in modo sentenzioso. Da qui, questa formula, che esprime deliberazione e gravità ( Salmi 78:2 ). _Iniziato formalmente. _ MALEDETTO IL SUO GIORNO - la severa parola ebraica per... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:2

_E GIOBBE PARLÒ, E DISSE:_ PARLÒ - in ebraico, rispose - cioè, non a qualsiasi domanda reale che lo precedesse, ma alla domanda virtualmente coinvolta nel caso. Il suo sfogo è singolarmente selvaggio e audace (Geremia 20:14 ). Desiderare la morte, per essere liberi dal peccato, è segno di grazia; de... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:3

_PERISCA IL GIORNO IN CUI NACQUI E LA NOTTE IN CUI FU DETTO: È STATO CONCEPITO UN MASCHIO._ La notte in cui - anzi, 'la notte che ha detto.' Le parole in corsivo non sono in ebraico. La notte è personificata e poeticamente fatta parlare. Così in Giobbe 3:7 e Salmi 19:2 . La nascita di un maschio in... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:4

_LASCIA CHE QUEL GIORNO SIA OSCURITÀ; CHE DIO NON LA GUARDI DALL'ALTO, NÉ LA LUCE SPLENDA SU DI ESSA._ Che Dio non lo consideri - piuttosto, più poeticamente, _CERCALO_ х _DAARASH_ ( H1875 )]. 'Che Dio non si abbassi dal suo luminoso trono per sollevarlo dal suo oscuro nascondiglio.' La maledizione... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:5

_LASCIA CHE LE TENEBRE E L'OMBRA DELLA MORTE LA MACCHINO; LASCIA CHE UNA NUVOLA DIMORI SU DI ESSO; LASCIA CHE L'OSCURITÀ DEL GIORNO LO SPAVENTI._ Lascia che ... l'ombra della morte (oscurità più profonda, Isaia 9:2 ) MACCHIALO. Questo è un senso posteriore del verbo х _GAA'AL_ ( H1350 )] (Gesenius... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:6

_QUANTO A QUELLA NOTTE, CHE L'OSCURITÀ L'AFFERRI; NON SI UNISCA AI GIORNI DELL'ANNO, NON ENTRI NEL NUMERO DEI MESI._ Coglila come sua preda; cioè, dissolverlo completamente. CONGIUNTO AI GIORNI DELL'ANNO - piuttosto, dalla personificazione poetica, "Non si rallegri [yichal] nel cerchio dei giorni... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:7

_ECCO, CHE QUELLA NOTTE SIA SOLITARIA, CHE NESSUNA VOCE GIOIOSA VI ENTRI._ Solitario - piuttosto, infruttuoso. 'Se non mi avesse partorito' (Maurer e Umbreit).... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:8

_LO MALEDICANO QUELLI CHE MALEDICONO IL GIORNO, CHE SONO PRONTI A SUSCITARE IL LORO LUTTO._ Loro... che maledicono il giorno. Se il lutto è la resa giusta nell'ultima frase di questo verso; queste parole si riferiscono ai dolenti salariati dei morti ( Geremia 9:17 ). Ma l'ebraico per lutto х _LIWYA... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:9

_SIANO OSCURE LE STELLE DEL SUO CREPUSCOLO; CERCHI LA LUCE, MA NON NE ABBIA; NÉ FAR VEDERE L'ALBA DEL GIORNO:_ Alba del giorno - letteralmente, ciglia del mattino; х _Bª`AP`APEEY_ ( H6079 )] ciglia, х _SHAACHAR_ ( H7837 )] mattina. I poeti arabi chiamano il sole l'occhio del giorno. I suoi primi ra... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:10

_PERCHÉ NON HA CHIUSO LE PORTE DEL GREMBO DI MIA MADRE, NÉ HA NASCOSTO IL DOLORE AI MIEI OCCHI._ Nessun commento JFB su questo verso.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:11

_PERCHÉ NON SONO MORTO DAL GREMBO MATERNO? PERCHÉ NON HO RINUNCIATO AL FANTASMA QUANDO SONO USCITO DAL VENTRE?_ Morto... dal grembo materno - perché non sono morto appena uscito dal grembo materno?... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:12

_PERCHÉ LE GINOCCHIA ME LO HANNO IMPEDITO? O PERCHÉ IL SENO CHE DOVREI SUCCHIARE? _ PERCHÉ LE GINOCCHIA ME LO HANNO IMPEDITO? - Inglese antico per anticipare i miei desideri. Il riferimento è al solenne riconoscimento di un neonato da parte del padre, che era solito metterlo sulle ginocchia come suo... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:13

_PER ORA AVREI DOVUTO GIACERE ANCORA E ESSERE STATO TRANQUILLO, AVREI DORMITO: ALLORA SE FOSSI STATO A RIPOSO,_ Lain ... tranquillo ... dormito - una gradazione. Non solo avrei dovuto mentire, ma stare zitto e non solo tacere, ma anche dormire. La morte nella Scrittura è chiamata sonno ( Salmi 13:3... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:14

_CON RE E CONSIGLIERI DELLA TERRA, CHE SI COSTRUIRONO LUOGHI DESOLATI;_ Con i re... che si costruirono luoghi desolati - che costruirono per se stessi ciò che si rivelò essere (non palazzi, ma) rovine! Lo spirito ferito di Giobbe, un tempo egli stesso grande emiro, stufo delle vane lotte di grandi... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:15

_O CON I PRINCIPI CHE AVEVANO ORO, CHE RIEMPIVANO D'ARGENTO LE LORO CASE:_ Riempirono le loro case d'argento. Alcuni prendono questo dei tesori che gli antichi usavano seppellire con i loro morti. Ma vedi l'ultimo verso.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:16

_O COME UNA NASCITA PREMATURA NASCOSTA NON ERO STATO; COME BAMBINI CHE NON HANNO MAI VISTO LA LUCE._ Nascita prematura ( Salmi 58:8 ) - preferibile alla vita dell'avaro irrequieto ( Ecclesiaste 6:3 ).... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:17

_LÀ GLI EMPI CESSANO DI TURBARE; E LÀ GLI STANCHI RIPOSANO._ Il malvagio - originariamente significava quei desideri sempre irrequieti e pieni ( Isaia 57:20 ). STANCHI - letteralmente, quelli la cui forza è sfinita ( Apocalisse 14:13 ) con le vessazioni causate dagli empi.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:18

_LÀ I PRIGIONIERI RIPOSANO INSIEME; NON SENTONO LA VOCE DELL'OPPRESSORE._ Lì i prigionieri riposano - dalle loro catene. VOCE DELL'OPPRESSORE - spingendoli con minacce al lavoro del compito (cfr un esempio, Esodo 5:13 ).... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:19

_CI SONO I PICCOLI EI GRANDI; E IL SERVO È LIBERO DAL SUO PADRONE._ Ci sono i piccoli ei grandi, sullo stesso piano, senza distinzione di rango ( Proverbi 22:2 ). SERVO. Lo schiavo è lì liberato dalla schiavitù.... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:20

_PERCIÒ È DATA LUCE A CHI È NELLA MISERIA E VITA A CHI È AMARO NELL'ANIMA;_ Pertanto (visto che i morti sono liberi da ogni dolore terreno) è data la luce - letteralmente, "dà luce", cioè Dio. Spesso omesso con reverenza ( Giobbe 24:23 ; Ecclesiaste 9:9 ). Luce - cioè, la vita. La luce gioiosa male... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:23

_PERCHÉ VIENE DATA LUCE A UN UOMO LA CUI VIA È NASCOSTA E IN CUI DIO SI È NASCOSTO?_ la cui via è nascosta. L'immagine di Giobbe è tratta da un viandante che ha smarrito la strada, e che è rinchiuso, in modo da non avere scampo ( Osea 2:6 ; Lamentazioni 3:7 ; Lamentazioni 3:9 ).... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:24

_POICHÉ IL MIO SOSPIRO VIENE PRIMA CHE IO MANGI, E I MIEI RUGGITI SI RIVERSANO COME LE ACQUE._ Il mio sospiro viene prima di mangiare, cioè mi impedisce di mangiare. Prima che cominci a mangiare, i miei sospiri mi interrompono, così che non posso prendere "il mio cibo" (così l'ebraico, cfr. margine... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:25

_POICHÉ CIÒ CHE TEMEVO GRANDEMENTE È VENUTO SU DI ME, E CIÒ DI CUI AVEVO PAURA È VENUTO SU DI ME._ La cosa che io... temevo è venuta su di me. All'inizio delle sue prove, quando ha sentito della perdita di una benedizione, ha temuto la perdita di un'altra, e quando ha sentito della perdita di quell... [ Continua a leggere ]

Giobbe 3:26

_NON ERO AL SICURO, NÉ AVEVO RIPOSATO, NÉ ERO TRANQUILLO; EPPURE SONO ARRIVATI ​​I GUAI._ Non ero al sicuro... eppure arrivarono i guai, riferendosi non al suo stato precedente, ma all'inizio dei suoi guai. Da quel momento non ho avuto riposo, non c'è stato intervallo di dolori. E, sebbene io sia s... [ Continua a leggere ]

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