Guai a voi, guide cieche, che dite: Chi giura per il tempio, non è nulla; ma chi giura per l'oro del tempio, è debitore!

Guai a voi, guide cieche. Espressione sorprendente questa degli effetti rovinosi di un insegnamento errato. Nostro Signore, qui e in alcuni versetti successivi, condanna le sottili distinzioni che essi fecero sulla santità dei giuramenti, distinzioni inventate solo per promuovere i propri avari propositi.

Che dicono: Chi giurerà per il tempio, non è nulla (non ha contratto alcun debito), ma chi giurerà per l'oro del tempio (intendendo non l'oro che adornava il tempio stesso, ma il Corban, riservato per sacro usa (vedi nota a Matteo 15:5 )), è debitore! - cioè, non è più suo, anche se le necessità di un genitore potrebbero richiederlo. Sappiamo chi sono i successori di questi uomini.

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