Giovanni 1:3

Cristo Creatore.

I. La Chiesa nei suoi credi ha portato una testimonianza inequivocabile di Cristo come Creatore. Quando diciamo che il Figlio di Dio ha fatto i mondi, non parliamo di un suo atto, indipendente e slegato dal Padre: perché questo, dalla natura del Figlio di Dio, è impossibile. L'opera creatrice del Figlio è la realizzazione del proposito creativo del Padre, non come per mezzo di un agente subordinato al quale è detto: "Fai questo ed egli lo fa"; poiché il Figlio di Dio è coeterno e couguale al Padre, e agisce in accordo con Lui come un agente personale divino, dilettandosi a fare la sua volontà e a compiere il suo scopo.

II. Ora scendiamo al racconto evangelico e colleghiamo questa alta verità con l'umiliazione del Signore. Non siamo abbastanza abituati a farlo. Siamo inclini a dimenticare la sua gloria e la sua maestà nella meschinità della sua investitura terrena. Per noi cristiani, che crediamo in Lui come Creatore di tutte le cose, è di profondo interesse guardare ogni parola più semplice che cade da Lui in allusione alla Natura e ai suoi processi, all'uomo e alle sue capacità; sapendo che tali parole non saranno pronunciate dal debole e imperfetto bagaglio di conoscenza che l'uomo possiede, ma da quelle riserve inesauribili di saggezza divina che per prime le hanno ideate e le hanno generate.

III. Notare i riferimenti e le conseguenze di questa grande dottrina relativamente a noi stessi. "Cosa ne pensate di Cristo?" è la domanda più importante che ci si può porre. "Di' loro che tutte le cose sono state fatte da Lui". Che cos'è, allora, il mondo per noi cristiani? Che cosa se non una testimonianza permanente della potenza e dell'amore del nostro Redentore? Ovunque mi giro è Cristo; senza di Lui nulla è stato fatto. La fredda astrazione conosciuta con il nome di "religione naturale", che non ha mai convertito un cuore né modificato una vita, non raffredda più i miei pensieri mentre medito sulla creazione; la religione della natura è per me la religione della grazia.

Tutta la scienza viene illuminata dalla presenza del Redentore. Lo Spirito di Verità non è più il mero giudizio degli uomini; ma lo Spirito vivo di Cristo. La sua presenza potente e benefica veglia egualmente su tutta la natura, e in essa dovrebbe essere percepita da noi. La creazione non è che una parte della redenzione; non è che il palcoscenico sul quale si manifesta esteriormente il grande amore del Redentore.

H. Alford, Sermoni della Cappella del Quebec, vol. vi., pag. 18.

Riferimenti: Giovanni 1:3 . HW Beecher, Pulpito del mondo cristiano, vol. xxviii., p. 36. Giovanni 1:3 ; Giovanni 1:4 . H. Wace, Expositor, 2a serie, vol. ii., pag. 198.

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