Matteo 11:30

Questo passaggio ha in sé alcune cose di vasta portata, che non ci colpiscono a una semplice lettura superficiale. (1) Ci presenta molto chiaramente il costante atteggiamento di invito del Salvatore. (2) Ci ricorda che diventiamo apprendisti nella scuola di Cristo solo attraverso il processo dell'obbedienza. (3) Ci insegna che ci sono gradi di riposo nell'esperienza del discepolo cristiano. Considera soprattutto le parole del testo.

Cristo non intende affermare che la croce che dobbiamo prendere non è una vera croce, o che la rinuncia a se stessi a cui ci chiama non è che una cosa nominale. Ancor meno si propone di mostrare la superiorità della Sua religione rispetto ai sistemi di paganesimo che tanto hanno reso schiavi i loro devoti. Le sue parole sono assolute e non comparative; e perciò, ammettendo fino in fondo tutte le tribolazioni e le sgradevolizze, tutti i sacrifici e le afflizioni, che la stessa sua adesione a Gesù comporta per ogni discepolo cristiano, vediamo se possiamo scoprire qualcosa che possa giustificare l'affermazione che il suo giogo è facile, e il suo carico leggero.

I. Il giogo di Cristo è facile e il suo carico leggero, perché lo sopportiamo con l'approvazione della coscienza. Il giogo che è sopportato da una buona coscienza è sempre leggero; il fardello che non consiste nel peccato non è mai pesante.

II. Questo giogo è facile perché è sopportato dall'amore. L'amore alleggerisce il lavoro, allevia le avversità, addolcisce le cure, ed è inconsapevole di un giogo che altrimenti sarebbe pesante. Quando mormoriamo dentro di noi a costo del nostro cristianesimo, è perché non abbiamo ancora compreso il valore di Cristo.

III. Il giogo di Cristo è dolce e il suo carico leggero, perché è portato con l'aiuto dello Spirito di Dio.

IV. Le parole di Cristo sono vere perché il suo peso diventa più leggero quanto più a lungo viene sopportato. Ciò che all'inizio richiedeva uno sforzo, alla fine viene fatto con facilità e divertimento. Nessuno ci crederà finché non l'avrà sperimentato. Ma ogni cristiano sa che è vero.

V. Il giogo di Cristo è dolce e il suo carico leggero, perché sotto di esso siamo sostenuti da una buona speranza. Il paradiso e la felicità infinita sono davanti a noi, e la certezza che ci sono riservati , mentre noi siamo tenuti per loro, ci mantiene sotto un peso che altrimenti potrebbe abbatterci.

WM Taylor, Christian al lavoro, 20 marzo 1879.

Riferimenti: Matteo 11:30 . AP Peabody, Pulpito del mondo cristiano, vol. xii., p. 142; Trecento schemi sul Nuovo Testamento, p. 19. Matteo 11 HW Beecher, Pulpito del mondo cristiano, vol. xix., pag. 294.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità