IL COSTO DEL CULTO

'Né offrirò... di ciò che non mi costa nulla.'

2 Samuele 24:24

Qui abbiamo il grande principio di ogni adorazione per tutti i tempi. Né nel culto, espresso dai sacrifici materiali, né dai sacrifici spirituali della preghiera e della lode, Dio accetterà offerte fatte gratuitamente. La nostra adorazione dovrebbe costarci:

io. soldi. — Il precetto apostolico emana la regola dell'elemosina cristiana come accompagnamento settimanale del culto settimanale. Il ristabilimento dell'offertorio settimanale è la restaurazione di questo principio. Ma l'offerta deve costare qualcosa. 'Costo' è un termine relativo, ma qualunque dono non sentiamo è un dono che non ci costa nulla.

II. Volta. —Gli ebrei hanno sacrificato molto tempo (ad esempio i viaggi a Gerusalemme) per il loro culto, ma ai nostri giorni, con le chiese alle porte, la mancanza di tempo è la scusa per l'assenza. Anche i servizi abbreviati sono troppo lunghi per la generazione attuale. Eppure il tempo è dedicato senza riluttanza al divertimento.

III. Pensiero. —Il culto non può mai essere per procura. Lo spirito dell'adoratore deve essere vigile. È facile essere un auditor silenzioso, ma la gloria principale del culto della Chiesa inglese è la parte udibile che i fedeli sono invitati a prendere durante il servizio. Quale concentrazione di pensiero e di cuore occorreva per adorare in spirito e verità!

Canon John Robertson, dd

Illustrazione

«David non servirebbe il Signore con ciò che non gli è costato nulla. Il pensiero ha solo bisogno di essere espresso in parole per raccomandarsi ad ogni coscienza. Il servizio di Dio non è né una forma né una finzione; è una grande realtà. Se desideriamo mostrare il nostro onore per Lui, deve essere in un modo adatto all'occasione. Ma quante volte si serve Dio con ciò che non costa nulla agli uomini? Uomini che prodigheranno centinaia e migliaia di persone per soddisfare la propria fantasia, che miserabili goccioline spesso danno alla causa di Dio! La più piccola delle monete è abbastanza buona per il Suo tesoro.

E quanto alle altre forme di servizio a Dio, che tendenza c'è nel nostro tempo a rendere tutto facile e piacevole, a dimenticare il significato stesso dell'abnegazione! È tempo che quella parola di Davide sia pronunciata e posta davanti a ogni coscienza, e fatta per rimproverare tanti adoratori di Dio che si professano, la cui regola di adorazione è di servire Dio con ciò che non costa loro nulla'.

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