Il re Baldassarre fece una grande festa a mille dei suoi signori e bevve vino prima dei mille.

ver. 1. Baldassarre il re. ] Figlio di Evilmerodach, nipote di Nabucodonosor, la cui discendenza fallì in questo re, secondo Geremia 27:7 . Di Evilmerodach, Daniel non dice nulla, perché ai suoi tempi non accade nulla di straordinario se non ciò che prima era riferito. 2Re 25:27

Ha fatto una grande festa. ] Di questa festa, vedi Geremia 25:26 ; Erodot., lib. io.; Senofo, lib. vii. Fu fatta, dicono alcuni, in occasione di una solennità annuale, che durava cinque giorni insieme, in cui i servi hanno il potere in ogni famiglia, avendo su di loro un maestro del malgoverno. Ciro colse questa opportunità, dice Senofonte, e si fece padrone della città.

Nota hic Baltasaris miram vecordiam, dice uno; cioè badate alla strana stupidità e sicurezza di Baldassarre, che avendo davanti alla città un nemico così formidabile, doveva così rallegrarsi e beffarsi: ma lo fece forse per mostrare il suo valore, e quanto poco gli importava dei Persiani, che mostravano subito dopo non essere persone spregevoli. Certo è che nella sua festa non badava a niente di meno che alla liberazione del povero popolo di Dio, che ora stava operando.

Ora erano esattamente finiti i settant'anni; ora dunque Israele doveva essere congedato, e così fu. I rabbini hanno una tradizione, che Baldassarre, vedendo scadere i settant'anni di cui parla Geremia, e gli ebrei, per l'arrivo di un altro monarca, non liberato, celebrassero questa festa in disprezzo di quella profezia e del popolo. un

A mille dei suoi signori.] Che, è come se fossero tutti ubriachi per compagnia; che meraviglia, allora, che una terra così malata di ubriachezza li abbia sputati fuori tutti? Signori e umili erano diventati ubriachi disperati, maturi per la rovina. Qui c'erano mille principi, ma non un fedele consigliere per consigliare meglio questo re delle feste, come viene chiamato, tutto dedito alle concupiscenze dissolute. Chi può dire se non fosse ora con lui come poi con Vitellio imperatore, quando il suo nemico era vicino, Vitellius trepidus, dein temulentus, b per allontanare la paura della morte, si ubriacò?

una Lira.

b Tacito.

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