Io sono il pane vivo disceso dal cielo: se uno mangia di questo pane vivrà in eterno: e il pane che io darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo.

ver. 51. Se qualcuno mangia, ecc. ] Hic edere est credere, qui mangiare è credere, dice Agostino; la fede è la mano, la bocca, lo stomaco dell'anima, ecc. I Padri esponevano comunemente questa parte del sermone del nostro Salvatore come si parla del sacramento della Cena del Signore; e così cadde in quell'errore, che nessuno tranne i comunicanti poteva essere salvato; perciò diedero anche il sacramento ai bambini, e lo misero in bocca ai morti, ecc.

Non dobbiamo pensare che neppure il nostro Salvatore abbia qui parlato propriamente, ed ex professo, dalla dichiarazione del mangiare sacramentale della sua carne e del bere il suo sangue; o che questo discorso non vi riguarda affatto. I papisti hanno cancellato gran parte del commento di Origene su questo capitolo, in quanto contrario al loro mostro di transustanziazione. E il cardinale Campeius affermò contro Lutero che la fede non è necessaria a chi riceve il sacramento.

Quanto a Bellarmino, sebbene crediamo, dice, che tutte le virtù si trovano nella Chiesa, ma che si possa dire assolutamente che ogni uomo è membro della vera Chiesa, non pensiamo che sia richiesta alcuna virtù interiore, ma solo una professione esterna della fede, e tale comunione dei sacramenti, quale è ricevuta dall'uomo esteriore. a Questo segno ben si accorda con la Chiesa di Roma, nella quale se qualcuno è veramente virtuoso, è per puro caso, come disse argutamente Cicerone degli epicurei, che se qualcuno di loro era buono, era semplicemente sopraffatto dalla bontà di la sua natura; perché insegnavano una scioltezza licenziosa, Si quando viri boni sint, vinci bonitate naturae.

una campana. iii. 2, de Eccles. militare.

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