Io sono il pane vivo disceso dal cielo: se uno mangia di questo pane vivrà in eterno: e il pane che io darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo. È la mia carne, che darò, ecc. - Nostro Signore spiega più pienamente il suo significato, in queste parole, di quanto non avesse fatto prima. Avendo tanto parlato del pane che nutre e nutre l'anima e preserva dalla morte, l'attenzione de' suoi uditori era fissata sulle sue parole, che apparivano loro inesplicabili; e desideravano sapere quale fosse il loro significato.

Poi disse loro che il pane significava la sua carne, (la sua vita), alla quale stava per rinunciare; per salvare la vita del mondo. Qui nostro Signore dichiara chiaramente che la sua morte doveva essere un sacrificio vicario ed espiazione per il peccato del mondo; e che, come nessuna vita umana potrebbe essere conservata se non fosse ricevuto il pane (nutrimento appropriato), così nessuna anima potrebbe essere salvata se non per il merito della sua morte. Lettore, ricorda questo: è uno dei detti più importanti, e uno dei più veri e importanti nel libro di Dio.

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