In verità ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato l'ultimo centesimo.

ver. 26. Non uscirai di là finché, ecc. ] cioè Mai venire. Che i nostri mercanti di meriti vadano prima all'inferno per i loro peccati, e vi rimangano per l'eternità; poi, in seguito, se Dio creerà un'altra eternità, potranno avere la libertà di riferire le loro buone opere e chiedere il loro salario. Ma la maledizione della legge sarà scontata prima di coloro che, cercando di essere salvati dalle opere della legge, sono caduti da Cristo; questi non usciranno mai finché non avranno pagato il massimo.

E quando sarà? Leggiamo di un miserabile malfattore (di nome John Chambone) che era rimasto nella prigione di Lione per sette o otto mesi. Questo ladro, per dolore e tormento, gridò da Dio, e maledisse i suoi genitori che lo avevano generato, essendo quasi mangiato dai pidocchi, e pronto a mangiare la sua stessa carne per fame; essendo nutrito con pane come cani e cavalli si era rifiutato di mangiare. Così piacque alla bontà di Dio Onnipotente, che Petrus Bergerius, un martire francese, fu gettato nella stessa prigione; attraverso la cui predicazione e preghiere fu portato al pentimento, imparando molto conforto e pazienza dalla parola del vangelo che gli era stata predicata.

Toccando la sua conversione scrisse una dolcissima lettera fuori dei suoi legami, dichiarando che il giorno dopo si era impadronito del Vangelo e si era formato alla pazienza secondo lo stesso, i suoi pidocchi (che poteva strappare prima di venti in una volta tra le sue dita) ora erano così scomparsi da lui che non ne aveva uno. Inoltre, così si estendevano verso di lui l'elemosina della brava gente, che fu nutrito di pane bianco, e di ciò che era molto buono.

La sua prigionia, al massimo, durò solo per tutta la vita; la morte come un carceriere gli tolse le catene e lo mise nella gloriosa libertà dei santi di sopra. Così il ladrone penitente nel Vangelo; e così che Robert Samuel, martire, sopra menzionato. Ma non così quelli che sono rinchiusi nelle oscure segrete dell'inferno. La loro miseria è tanto infinita quanto irrequieta. Un fiume di zolfo non si consuma bruciando; il fumo di quella fossa sale per sempre.

Un bambino con un cucchiaio può svuotare il mare prima che i dannati all'inferno compiano la loro miseria. Tutto ciò che qui soffrono gli uomini malvagi non è che un pagare il denaro da usura richiesto per quel terribile debito, che deve essere pagato finalmente da tutti coloro che non fanno una composizione tempestiva.

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