Signore, fammi conoscere la mia fine, e la misura dei miei giorni, qual è; che] potrei sapere quanto sono fragile [sono].

ver. 4. Signore, fammi conoscere la mia fine ] Questo Austin spiega del cielo, la fine di tutti i suoi guai, di cui ora sospirò. Ma Vatablus, Calvino e la maggior parte degli interpreti moderni concepiscono che Davide qui confessa ingenuamente di aver rancore contro Dio; considerando la grandezza del suo dolore e la brevità della sua vita.

E la misura dei miei giorni ] An ad malorum quae perfero compensationem sufficiant, sia che bastino a farmi ammenda di patimenti non gravi. Questo sembra dire per impazienza, o almeno per curiosità.

Che io possa sapere quanto sono fragile ] Quanto presto cesserà e di breve durata. Quam durabilis sum (Trem.). Vatablus ha capito, quam mundanus sim, per quanto tempo mi piace essere un uomo di questo mondo, questa valle di miseria e valle di lacrime.

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